Università ignorata, di Orio amareggiato


L’Aquila – ESCLUSA DAL VERTICE CON LETTA – Il rettore dell’Università, prof. Ferdinando di Orio, foto, ha inviato al Commissario alla Ricostruzione Gianni Chiodi e, per conoscenza al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, al Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, al Presidente della Provincia Antonio Del Corvo, al Vice-Commissario alla Ricostruzione Antonio Cicchetti, la seguente lettera:
“Egregio Commissario, con non poca amarezza apprendo dai media che nella giornata di ieri Lei ha convocato, presso la caserma della Guardia di Finanza, una nutrita rappresentanza delle istituzioni aquilane per discutere con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dott. Gianni Letta circa i temi della ricostruzione della città dell’Aquila.
L’amarezza è legata al fatto che nessun rappresentante dell’Università dell’Aquila è stato invitato a questo importante incontro che, secondo il resoconto giornalistico odierno, ha rappresentato una sorta di “tavolo degli enti della ricostruzione”.
Anche se fosse stata, come mi auguro, una semplice e casuale dimenticanza, sarebbe comunque un episodio significativo della considerazione riservata alla più importante Istituzione culturale cittadina che rappresenta, con 1200 dipendenti e 23.000 studenti, anche la realtà produttiva più importante del contesto territoriale aquilano,.
Una considerazione che stride ancor più con le comunicazioni governative nazionali e regionali che sistematicamente caratterizzano l’Aquila come una città universitaria e individuano proprio nell’Università il principale, se non esclusivo, punto di forza in grado di garantire un nuovo e duraturo sviluppo a tutto il contesto territoriale aquilano e alla sua popolazione, così duramente provata dal sisma del 2009. Sono peraltro dispiaciuto che una tale “dimenticanza” abbia impedito all’Università di esporre al Sottosegretario dott. Gianni Letta, la cui correttezza istituzionale è unanimemente riconosciuta, i suoi attuali problemi e la sua visione sulla ricostruzione.
Potrei comprendere, ma non giustificare comunque, l’esclusione della mia persona in ragione delle posizioni critiche assunte che mi hanno visto non allineato al pensiero unico che ha caratterizzato le strategie politiche seguite dalla immediata fase dell’emergenza post-sismica sino a quelle più attuali sulla ricostruzione.
Non posso, tuttavia, accettare l’esclusione dell’Università come Istituzione che, pur tra tante difficoltà, continua a svolgere pienamente la sua funzione al servizio della comunità universitaria e, soprattutto, della città dell’Aquila.
In tal senso, perché non invitare nel consesso degli “enti della ricostruzione”, anche gli studenti universitari, che rappresentano la linfa vitale della città, alla quale sono così fortemente legati da superare le mille difficoltà quotidiane dovute anche alla carenze di servizi a loro dedicati?
Ma al di là degli aspetti formali e istituzionali, l’amarezza deriva soprattutto dal fatto che il mancato invito ha impedito all’Università di rappresentare in quella sede i numerosi e gravi problemi che tuttora la riguardano e che derivano anche, se non soprattutto, dalle difficoltà incomprensibili e ingiustificate che quotidianamente si riscontrano proprio nei rapporti con le istituzioni governative e con quelle preposte alla ricostruzione post-sismica.
Mi auguro che si sia trattato solo di una dimenticanza non voluta e, in tal senso, chiedo alle autorità provinciali e cittadine, che leggono per conoscenza questa lettera, di adoperarsi affinché in futuro non si ripetano simili episodi che, se contraddicono i messaggi mediatici ripetutamente lanciati su “L’Aquila, città universitaria”, rischiano soprattutto di discriminare le potenzialità che l’Università è in grado di esprimere per la rapida ricostruzione della città nell’interesse esclusivo di tutta la popolazione aquilana”.
(Ndr) – Troppo buono il rettore che pensa ad una possibile svista. Impossibile che tante autorità, tanti vip rimangano vittime di una distrazione collettiva. Forse il rettore “paga” l’incidente con il Ministro Brunetta, offesa dalla sua assenza – dovuta a motivi di salute – in una recente visita dell’uomo di governo a L’Aquila. Comunque, per i problemi dell’ateneo dovrebbe esserci un faccia a faccia dedicato: il minimo che si possa fare. E anche presto.


04 Febbraio 2011

Categoria : Cronaca
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