Teramo-Mare, la Procura sulla frana


teramo-mare1Teramo – A più di un mese e mezzo dalla frana che interruppe la superstrada Teramo-Mare provocando pesanti disagi a migliaia di automobilisti teramani e a migliaia di pendolari tra la costa e l’Aquilano, la Procura di Teramo è più che mai intenzionata a stabilire sevi furono responsabilità da parte dell’ANAS. La frana colpì la superstrada in un punto in cui il fiume Tordino lambisce il terrapieno Vi fu una serie di precipitazioni abbondanti e la conseguente piena del corso d’acqua: tantò bastò per causare la frana estesa per una cinquantina di metri di carreggiata, per fortuna solo sul lato sinistro guardando verso Teramo. Fu giusto e tecnicamente corretto costruire l’arteria lambendo il corso d’acqua, e sapendo che è periodicamente soggetto a piene? La Procura, senza per ora accusare nessuno, intende saperne di più ed ha ordinato acquisizioni di documenti negli uffici tecnici dell’ANAS in Abruzzo e a Roma. Sicuramente, la frana ha suscitato più di una perplessità e molti dubbi. I lavori per il ripristino della sede stradale durano da settimane e richiederanno ancora diverso tempo: forse alcuni mesi. Ovviamente, con costi rilevanti. (nella foto: la superstrada Teramo-Mare a Mosciano)


12 Giugno 2009

Categoria : Cronaca
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