Crolli ospedale, chiesti giudizi
L’Aquila – La procura della Repubblica ha inviato al giudice per l’udienza preliminare istanza di richiesta di rinvio a giudizio per i cinque indagati per il filone della maxi inchiesta sui crolli relativa all’ospedale regionale San Salvatore del capoluogo, una delle indagini piu’ complesse di quelle intraprese dal procuratore Alfredo Rossini e portate avanti dai militari del Gruppo d’investigazione criminalita’ organizzata (Gico) dell’Aquila, diretta dal maggiore Luigi Iasilli. Il reato ipotizzato e’ di concorso in disastro colposo. Si tratta di tecnici, progettisti e collaudatori dell’opera, la cui realizzazione e’ cominciata negli anni Settanta ed e’ costata circa 100 milioni di euro. Le cinque persone per cui i pm chiedono il processo sono Marcello Vittorini, ingegnere progettista e direttore dei lavori dell’opera negli anni Settanta; Gaspare Squadrilli, ingegnere strutturista e redattore dei calcoli negli anni Settanta e direttore dei lavori della struttura; Michele Tundo, geometra e direttore del cantiere della struttura dal 1972 al 1974; Domenico Ciccocioppo, geometra e direttore del cantiere negli anni 1973-1979; Luciano Rocco, componente della stessa commissione di collaudo. E’ invece uscito dall’inchiesta Giorgio Innamorati, presidente della commissione di collaudo nominata il 29 novembre 1979, raggiunto inizialmente dall’avviso di conclusioni delle indagini. Ma dopo l’interrogatorio di garanzia dinanzi agli investigatori del Gico, l’uomo e’ risaltato essere estraneo ai fatti. Il terremoto del 6 aprile 2009 ha provocato il crollo di parti della struttura, provocando disagi e polemiche, con la conseguenza che molti dei feriti sono stati addirittura curati e medicati all’aperto, a pochi passi dalle strutture pericolanti.
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