Senza soluzione blocco circo in Siria
L’Aquila – E’ il nono giorno senza spettacoli per gli artisti abruzzesi del circo Embell Riva, bloccati in Siria a Homs (150 km a nord di Damasco) per le conseguenze di una truffa perpetrata ai loro danni da un impresario egiziano che ha ‘venduto’ il circo. Roberto Bellucci, proprietario dell’Embell Riva e membro della nota famiglia circense abruzzese, torna a chiedere l’intervento della Farnesina “per sbloccare questa vicenda paradossale della ‘vendita’. Non abbiamo il permesso per lavorare – spiega all’Agi il titolare del circo – per via della truffa di questo impresario egiziano che sembra sia scappato in Libano. Il tribunale di Aleppo ha sequestrato il circo e non possiamo ripartire con gli spettacoli, la nostra principale fonte di sostentamento: abbiamo solo contanti e dopo 9 giorni inizia a diventare dura. Qui ci sono 80 persone impegnate con il circo, una meta’ sono italiani e in qualche modo dobbiamo andare avanti”. L’Embell Riva si trova in Siria per una lunga tournee che ha gia’ toccato Damasco e Aleppo e la cui fine e’ prevista per l’autunno prossimo. “Non possiamo neanche rientrare in Italia, perche’ ci vuole un’autorizzazione per uscire dalla Siria che non abbiamo e comunque – aggiunge Bellucci – non ripartiamo senza il circo e senza i nostri animali. Noi vorremmo anche continuare la tournee in Siria, qui ci accolgono benissimo ovunque e sono molto gentili, ma vogliamo risolvere questa incredibile situazione che a questo punto si puo’ sbloccare solo con l’intervento della Farnesina”. L’ambasciata italiana in Siria ha fornito all’Embell Riva l’assistenza di un legale.
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