ApI su “petrolizzazione”
L’Aquila – “Il riaccendersi delle polemiche tra fautori ed oppositori alle estrazioni di idrocarburi nella nostra regione ha indotto in maniera del tutto incauta il presidente Chiodi ad intervenire con una sortita in toni tanto trionfalistici quanto inconsistenti sul piano pratico e della verità dei fatti. Lo sostiene Bruno Evangelista portavoce regionale di Alleanza per l’Italia.
“La legge 162 approvata nel novembre scorso dal consiglio non pone di fatto alcun divieto reale alle attività estrattive dal momento che non concede alcuna autonomia decisionale alla regione e rimanda ogni determinazione definitiva per le concessioni esclusivamente al governo nazionale”.
Il fatto stesso -continua Evangelista- che il governo, a fronte di una legge nazionale, che stabilisce questo principio giurisprudenziale, abbia ritenuto opportunamente di non opporsi al provvedimento la dice lunga sulla sua assoluta inconsistenza che non modifica in alcun modo le attribuzioni dei diversi livelli istituzionali.
Restiamo convinti che la soluzione del problema, come da noi già espressa più volte in precedenza, sia collegata alla modifica della legislazione nazionale senza la quale la regione potrà produrre solo interventi dilatori ma certamente senza efficacia.
Siamo altresì convinti -conclude Evangelista- che nel momento in cui le compagnie petrolifere decideranno di avviare azioni legali si riaprirà l’intera partita con esiti prevedibilmente a loro favore ed a danno dei cittadini abruzzesi che non vogliono perdere quel grande patrimonio che è anche economico di una regione a forte caratura naturalistica ed ambientale.
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