L’opinione: lì o là, per me pari sono…
L’Aquila – Ugo Centi ci ha inviato questa sua riflessione: “C’è una fola che dice: bisogna tornare in città per essere protagonisti della rinascita. Bisogna esserci, insomma, magari nelle tende, forse nelle case “agibili” senza gas a “ballare” ad ogni scossa.
Vorrei capire cosa cambia se uno sta lì o no. Vorrei capire se stando lì si può impedire che aree rifiutate dal mercato edilizio – come hanno osservato autorevoli esperti – siano rimesse in gioco dall’emergenza. È chiaro che si può essere in cento o in centomila e questa scelta non cambierà. Vorrei capire cosa cambia stando lì o là nel caos amministrativo cui il sindaco Cialente sta dimostrando di non essere in grado di porre alcun rimedio efficace. Vorrei capire cosa cambia essere in cento o centomila di fronte ad un modello di (a)urbanistica che è stato già scritto, già deciso, immodificabile di fatto.
Gli unici che non ci dovrebbero essere (politica-mente s’intende) sono alcuni personaggi della politica immanenti ed inamovibili e magari anche “baciati” dal Popolo. Ma quelli ci sono. Ed allora ci stiano loro. Bastano e avanzano”.
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