Audizione Chiodi: “Sanità , il sistema che condizionava”
L’Aquila – E LE SUE PAROLE FINIRANNO IN PROCURA – Una relazione sullo stato della sanita’ abruzzese ma anche su quello che era “il sistema di potere che condizionava” la sanita’ regionale. E’ durata un’ora e mezza l’audizione del presidente della Regione e Commissario della Sanita’, Gianni Chiodi, dinanzi alla Commissione d’inchiesta sull’efficacia e sull’efficienza del servizio sanitario nazionale presieduta dal senatore Ignazio Marino. Il presidente Chiodi nella sua relazione introduttiva ha illustrato il sistema sanitario “che ho trovato quando mi sono insediato ad inizio 2009″. “Un sistema con una prolificazione negli anni di strutture accreditate alcune di eccellenza altre mediocri. In Abruzzo – ha detto Chiodi – si e’ costruito un modello di sanita’, soprattutto in campo riabilitativo, che escludeva il pubblico con tariffe fuori mercato. Una sanita’ privata soggetta a controlli solo formali e con contratti di fornitura sottoscritti in ritardo e oggetto di contenzioso amministrativo quasi sempre vincente per i ricorrenti. Ma anche sul pubblico – ha precisato Chiodi – ci sono stati elementi di grande criticita’, con ospedali che rappresentavano simboli di potentati politici localistici; la conseguenza e’ stata una forte prolificazione dei costi causata dall’aumento di primariati e di unita’ operative. Ci siamo trovati di fronte ad un’offerta abnorme della sanita’ regionale che ha inciso, alzandoli, sui tassi di ospedalizzazione non appropriati secondo uno schema costruito a tavolino. E di questo sistema cosi’ concepito ne beneficiavano tutti: dalla classe politica a quella dirigente fino alla societa’ civile che in questo modo aveva l’ospedale sotto casa, come se questo potesse corrispondere a sinonimo di qualita’. Erano, invece, ospedali non sicuri e non in grado di rispondere alle effettive esigenze della domanda”.
MARINO : ATTI IN PROCURA – “L’audizione di oggi del presidente della Regione Abruzzo Giovanni Chiodi conferma la preoccupazione della Commissione per lo stato in cui versa il servizio sanitario regionale. Il presidente ha confermato quanto detto in precedenza dal subcommissario Giovanna Baraldi: si tratta di un sistema illegale, iniquo, ingiusto e colluso, che oppone forte resistenza al cambiamento. Proprio per questo ho deciso di inviare i tre verbali delle sedute riguardanti la regione Abruzzo alla procura competente”. Cosi’ Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, al termine dell’audizione del presidente Giovanni Chiodi inquadrata non soltanto nell’ambito dell’inchiesta sulla salute mentale, ma anche nel filone dedicato alla corruzione nel Servizio Sanitario Nazionale. “In questa audizione – spiega Marino – il presidente Chiodi ha chiarito la sua preoccupazione per i meccanismi di controllo della trasparenza e dell’efficacia della sanita’: per questa ragione i nuclei di valutazione verranno accompagnati dai Nas nelle verifiche sul territorio. La Commissione e’ preoccupata anche per i fondi che, secondo quanto ha affermato oggi il presidente Chiodi, dal 2004 al 2007 sono stati dirottati dal fondo sanitario nazionale alla copertura del bilancio regionale: si tratterebbe di 528 milioni di euro sottratti alla salute dei cittadini”.
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