Dragaggio, promessi interventi e fondi – Ora in tanti mostrano premura e fretta


Pescara – CORSA AFFANNOSA DOPO ANNI DI INETTITUDINE – ARRIVA L’ING. CARLEA (Nella foto il porto canale: nessuno “sapeva”n che occorre dragarlo ogni anno! Oppure sapevano tutti ma nessuno se ne preoccupava) – Per ora parole, ma autorevoli: dicono che arrivano soldi per il dragaggio del porto canale (divenuto ormai quasi impraticabile, fondali a poco più di tre metri) e che prestissimo si interverrà. Dicono anche che i soldi saranno sufficienti per eseguire un dragaggio completo riportando i fondali ad almeno sei metri, e che si provvederà ogni anno, mentre si progettano interventi molto più radicali. Non dicono però per quale motivo da anni il dragaggio non è stato effettuato, e per colpa oppure omissione di chi. In questa regione accadono le cose più assurde, ma non si scova mai un responsabile. Tutti sono anonimi, evanescenti, e tutti corno a chiudere i cancelli quando le vacche sono già fuggite. Impossibile che nel disservizio, che si protrae da anni e anni, non esistano delle responsabilità: capitaneria di porto, comune, regione e quanti altri dovrebbero saperlo benissimo. Dovrebbe saperlo anche il provveditorato alle opere pubbliche. Dovrebbe chiederlo con forza il ministero che oggi in fratte e furia è stato costretto a sborsare due milioni di euro, mentre la regione dice che ne sborserà 500.000 e poi altri ancora. Insomma, un bel coretto di promesse e impegni, questa mattina durante un vertice di autorità sul problema, preoccupate dalle reazioni che le categorie economiche danneggiate hanno minacciato. I danni ci sono e qualcuno dovrà pagarli.
C’è infine una domanda, alla quale manco a dirlo nessuno risponderà. Ma la facciamo lo stesso. Perchè in Abruzzo non esiste il natante attrezzato per i dragaggi, che deve arrivare dal Belgio? Possibile che in Italia non ve ne siano? Perchè viaggio dal Belgio, dopo tanti anni di inerzia? Tanti quesiti, tanti punti interrogativi su un Abruzzo che non sa proprio funzionare e che nessuno chiama mai a rapporto. E dire che il porto di Pescara è un canale, quindi puntualmente e periodicamente soggetto a innalzamento dei fondali. Nessuna autoerità “preposta” lo sapeva? A cosa era preposta, una simile autorità?

CDC – La Camera di commercio ha diffuso una nota in serata: “Il provveditore interregionale alle opere pubbliche è stato ricevuto presso la Camera di Commercio di Pescara per decidere sulla questione dragaggio. Come annunciato la settima scorsa, oggi 1° febbraio, il Provveditore Interregionale alle opere pubbliche, l’Ingegnere Carlea, è venuto in visita a Pescara per valutare la situazione dell’insabbiamento del Porto di Pescara.
La giornata è iniziata con una riunione operativa presso la Capitaneria di Porto a cui ha fatto seguito un incontro, in Camera di Commercio a Pescara, organizzato dal Comitato del Forum dell’Economia e dello sviluppo, comitato nato per seguire costantemente gli sviluppi della vicenda ‘dragaggio’, denunciando, laddove necessario, i ritardi e le inefficienze burocratiche. Il Comitato, lo ricordiamo, è composto da: Daniele Becci, Bruno Santori, Francesco Scordella e Sabatino Di Properzio, in rappresentanza delle istituzioni e delle associazioni coinvolte.
All’incontro erano presenti, oltre all’ingegnere Carlea, al Vice Presidente della Camera di Commercio Salce ed al Comandante Verna: il Sindaco della città Mascia, l’Assessore regionale ai trasporti Morra, il Commissario per il bacino Aterno – Pescara Goio, il Direttore regionale ai trasporti Mannetti, l’Assessore comunale all’ambiente Del Trecco, il Consigliere regionale Petri ed il Presidente di Confindustria Pescara Marramiero.
La buona notizia, emersa dall’incontro, è lo stanziamento di 1 milione e 900,000 euro da parte del Provveditorato nazionale alle Opere Marittime che si andranno ad aggiungere alle 500.000 già stanziate e alle quali si sommeranno altri 2 milioni di euro da parte della Regione, come riferito, questa mattina, dall’Assessore Morra.
L’invito del Comitato del Forum dell’Economia e dello Sviluppo è di procedere verso un approccio strutturato al problema, caratterizzato sia dalla qualità dei fanghi da smaltire che dall’insabbiamento dei fondali, e le cui origini risalgono alla situazione fluviale di Pescara e alle sue correlazioni con l’assetto portuale.
Secondo il Comitato, per garantire la piena agibilità del porto, la darsena commerciale dovrebbe avere una profondità pari ai 7 mt, mentre il porto canale dovrebbe averne una pari ai 5 mt. A questa richiesta, l’Ingegnere Carlea ha risposto che, con i 2 mln e 400 mila euro subito disponibili, si potrà arrivare ad una profondità della darsena di 6 mt, utili ad assicurare un minimo di agibilità e di sicurezza nelle manovre delle barche e degli operatori commerciali. Iniziati questi lavori di urgenza, secondo l’Ingegnere, sarà necessario procedere alla bonifica della vasca di colmata, al fine di renderla utilizzabile per nuovi dragaggi e ristabilire le norme di legge. Ferma la volontà del Comitato – che ha espresso grande apprezzamento per l’impegno sinergico ed immediato di tutti gli organi istituzionali presenti questa mattina – a non abbassare la guardia di fronte ad una questione tanto importante per l’economia della città”.


01 Febbraio 2011

Categoria : Cronaca
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