Decreto: “Vogliono fregarci, non molliamo” – Domani mobilitazione di sindaci e politici
L’Aquila – Passata la festa gabbato lu santo. E’ proprio così. Altrimenti non si spiega la perentoria chiusura del Governo, ad elezioni avvenute, sulle necessità dei terremotati.
Siamo molto indignati. E’ con approccio istituzionale che siamo stati alla Commissione Ambiente della Camera ad illustrare le nostre ragioni ed è gravissimo che non ci sia stata la minima volontà di venirci incontro e di capire. Insomma, vogliono fregarci, ma non molleremo.
Scrive Stefania Pezzopane dopo la premessa: “Scorro gli articoli della vecchia rassegna stampa sulla visita di Berlusconi a L’Aquila e mi si conferma, se ce ne fosse bisogno, che non l’abbiamo sognato: il Presidente del Consiglio si è chiaramente impegnato su almeno due dei 5 punti che abbiamo avanzato ieri durante l’audizione: il finanziamento della ricostruzione delle seconde case, anche di proprietari non residenti e la copertura per gli enti locali della mancata riscossione fiscale. Con la bocciatura di tutti gli emendamenti proposti ieri Berlusconi non ci fa affatto bella figura. E sa ancor più di beffa il fatto che si siano volute aspettare le elezioni per infierire su questo territorio con due colpi mortali: la bocciatura totale delle richieste sul decreto e l’ordinanza per il recupero fiscale immediato per le popolazioni vicine al cratere. Si sta verificando quello che temevamo: il Governo non ha idea di dove prendere i soldi e sta cercando di nascondere con false rassicurazioni una situazione di grave difficoltà che pagheremo noi per primi. Ma si sappia a Roma che noi non molleremo e già da domani valuteremo le prossime forme di impegno e di mobilitazione affinché alla prossima occasione (la discussione alla Camera dei Deputati del Decreto) il Governo mantenga gli impegni presi ufficialmente davanti ai nostri cittadini. Abbiamo già fissato un incontro alle 15.30 presso la sede Carispaq, con tutti i consiglieri provinciali, i sindaci, le forze sociali, i parlamentari del territorio, e tutti quelli che vorranno sostenere questa sacrosanta battaglia. Non è terra questa che può tollerare tradimenti e abbandoni, soprattutto ora”. (nella foto: Il governo che non ascolta, ci fa o ci è?)
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