“Terrorismo verso sfollati e terremotati”
L’Aquila – NON TUTTO FILA LISCIO PER CHI NON HA PIU’ CASA – Emidio Di Carlo, giornalista indipendente, ha indirizzato la seguente lettera al sindaco Massimo Cialente, e per conoscenza al commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, al sotto segretario Letta e al presidente della Repubblica Napolitano:
“Alla stampa libera – Si informa che martedì 1 febbraio, alle ore 9,50, nella sede di Villa Gioia, presso il suo Gabinetto, provvederò alla riconsegna delle chiavi del “ricovero” post sisma, relativo alla “Palafitta” in Cese di Preturo, Progetto CASE, di Via Anna Magnani, 1, Appartamento CES-06-14; “ricovero” condiviso con mia moglie e la prof.ssa Stefania Di Carlo e la sua bambina di cinque anni.
Ciò a seguito dell’atto terroristico messo in atto dal Vostro Ufficio, ovvero con diktat imposto dalla S.G.E tramite “Linea amica” (Assistenza alla popolazione” che poi tanto assistenza non è!); laddove “terrorismo sta per “spaventare una fascia della popolazione, già indifesa, e debole, con azioni che impediscono il sonno tranquillo ed una possibile vita serena, anche a minori e pensionati, nonostante il grave danno già subito”.
La restituzione è opera di uno dei tanti aquilani fiero di essere tale pur essendo profondamente indignato per aver visto calpestati la propria dignità e i propri diritti alla luce di una riclassificazione che non modifica, nei fatti, i requisiti (inagibilità della propria abitazione) che hanno dato luogo all’assegnazione nel Progetto CASE.
Contestualmente alla restituzione delle chiavi dovrà essere presentata e compilata la modulistica (con tempestivo inoltro al servizio competente) per il passaggio all’autonoma sistemazione con relativo contributo con decorrenza immediata.
Sia a Voi di monito quanto scritto da Benedetto Croce: “…quando c’è bisogno non solo di intelligenza agile e di spirito versatile, ma anche di volontà ferma e di persistenza e di resistenza, io mi sono detto, a voce alta: “TU SEI ABRUZZESE”.
(Ndr) – Troppo spesso la burocrazia, che di suo è cieca e sorda perennemente, diventa anche impietosa e persecutoria, volendo forse mostrarsi rigorosa e severa. I risultati sono situazioni spiacevoli e offensive come quella denunciata dal giornalista Di Carlo. Ci auguriamo che prevalga il buonsenso e che in avvenire situazioni tanto sgradevoli non si ripetano.
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