Giulianova, parla la maggioranza
Giulianova – Alfonso Vella (Sinistra e Libertà), Emidio Andrenacci (Partito Democratico), Jurghens Cartone (Lista Civica “Per Francesco Mastromauro”) scrivono: “In riferimento alle recenti dichiarazioni rilasciate dal consigliere Gianluca Antelli in ordine all’Ambito Sociale, i sottoscritti capigruppo consiliari dei partiti di maggioranza intendono specificare quanto segue:
il consigliere Gianluca Antelli, tentando di fare sfoggio di cultura amministrativa, con un’arroganza che non trova il necessario conforto di una conoscenza meno approssimativa, persevera nell’errore.
Vero è che la normativa da lui richiamata prevede la soppressione dei consorzi di funzione, ma è del pari vero che l’Ambito Sociale Tordino non è un Consorzio, né tantomeno un Consorzio di funzioni, quindi non destinatario delle previsioni antelliane.
Difatti, facendo riferimento alla natura giuridica dello stesso Ambito Sociale, la Regione Abruzzo, con nota del 24 maggio 2007, prot. n. 5008/DM5, ribadiva che “all’Azienda Speciale Consortile oggetto di una specifica azione innovativa prevista dal Piano Sociale Regionale (…), promossa e finanziata dalla Regione (…), può competere esclusivamente la gestione e l’organizzazione dei servizi sociali dell’ambito Tordino, e non la rappresentatività dei Comuni dell’ambito medesimo”. Ciò significa che l’Ambito Sociale non è titolare di funzioni amministrative e, quindi, è un semplice gestore di servizi. Il risultato di ciò, è dunque la non assoggettabilità alle norme che prevedono la soppressione dei consorzi di funzioni, come peraltro ben evidenziato dal presidente Marialivia Buonpadre la quale, lei sì a differenza di Antelli, ha ben dimostrato non solo di essersi documentata ma di aver esattamente inquadrato il problema.
La smaniosa e persino acrimoniosa volontà del consigliere Antelli di “fare notizia”, di cercare a tutti i costi visibilità, e di ergersi maldestramente a paladino dell’interesse pubblico, purtroppo per lui ha gracili fondamenta, sia giuridiche che argomentative. Evidentemente è egli stesso ad aver bisogno di una maggior attenzione per garantirgli una sicura conoscenza delle norme ed evitare macroscopici errori interpretativi.
Se da un lato è apprezzabile la preoccupazione del dott. Antelli di combattere gli sprechi e tagliare le spese inutili, dall’altro lato però sorge spontanea una domanda, che ci poniamo e che poniamo ai cittadini: ma come mai il dott. Antelli, così vigile, poi dimentica che recentemente ha avuto un incarico, ovviamente a pagamento, nello staff dell’ex assessore regionale alla Sanità? E i soldi che egli percepisce, sono o non sono uno spreco di risorse pubbliche? Sono o non sono spese superflue? Ce lo dica, per favore, il consigliere Antelli. E magari ci dica anche se non sarebbe meglio utilizzare quelle cifre per destinarle, ad esempio, ad abbattere il costo dei ticket a favore dei cittadini”.
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