Omaggio al musicista Nino Rota


L’Aquila – Icarus e Pro Event, due aziende leader nel settore discografico italiano, con sede a L’Aquila, in un evento artistico di grande profilo. Le atmosfere incantate, i sogni ad occhi aperti, i bozzetti e le caricature di certe altre leggendarie scene di film. Questo e molto altro vivrà nuovamente in quello che sarà uno dei dischi più attesi dell’anno. L’omaggio a Nino Rota, uomo mite e dolcissimo, perennemente sorridente, tanto geniale nella scrittura musicale quanto modesto in tutte le altre manifestazioni della vita, che Fabrizio Bosso, con la partecipazione straordinaria della London Symphony Orchestra su arrangiamenti e direzione del maestro Stefano Fonzi, gli renderà a breve. A cento anni dalla nascita, avvenuta a Milano il 3 dicembre 2011, il disco, che sarà inciso il 21 e 22 giugno prossimi negli Air Studios di Londra, è la rivalutazione, ancora una volta, dell’importanza artistica di Rota a livello internazionale. In carriera aveva composto più di 150 partiture, fra opere, balletti, musica da camera, musica sacra e colonne sonore; aveva lavorato con molti dei più grandi registi del cinema contemporaneo: da Federico Fellini (per il quale aveva scritto tutte le musiche, da Lo sceicco bianco ad Amarcord) a Luchino Visconti (Rocco e i suoi fratelli, Il gattopardo), da Mario Monicelli (La grande guerra) a King Vidor (Guerra e pace), da Eduardo De Filippo (Napoli milionaria, Filumena Marturano) a Francis Ford Coppola (Il padrino, parte prima e seconda). Proprio alcuni di questi temi, in particolare quello de Il padrino, la strada, La dolce vita, Romeo e Giulietta, Il gattopardo, Otto e mezzo, Amarcord e tre composizioni a firma di Fonzi, riproducono l’incredibile visione di Rota ma anche la semplicità dell’uomo che si nascondeva dietro al personaggio, spesso prendendone il sopravvento. Il disco sarà infatti concepito come un’unica opera musicale senza soluzione di continuità, al fine di raccontare Nino Rota – persona candida e sincera almeno quanto artista unico – attraverso le sue note. Rota, un uomo che, come raccontò Federico Fellini, “cercava di uscire da porte che non c’erano, e che poteva realmente uscire anche da una finestra, come una farfalla, avvolto com’era da un’atmosfera magica, irreale. Una persona di una bontà incredibile, di una civiltà rara, di una bravura musicale stupefacente”.


29 Gennaio 2011

Categoria : Cultura
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