Aeroporto aquilano, un mese di vita… dimezzata, spuntano problemi per il carburante


L’Aquila -IL RIFORNIMENTO LO VAI A FARE… A PESCARA – (Foto: il radar durante il G8 e sotto l’inaugurazione dello scalo con Berlusconi) – “Servizio antincendio disponibile 5 giorni a settimana (mercoledì-domenica) dalle 8 alle 16, estensione possibile a richiesta tel. 0862-717254″: con queste due righe (si chiama “notam”) in italiano, ripetute in inglese, si riapre l’aeroporto dei parchi, che funziona nuovamente da ieri giovedì. Ma… solo fino al 27 febbraio! Un mese di vita, poi chi vivrà vedrà. Ecco com’è ridotto l’aeroporto dimezzato dell’Aquila, chiuso lunedì e martedì. Lunedì come i barbieri. Martedì per pensarci su. La società che gestisce, come avevamo anticipato, è la AirFire, che pare sia pugliese. Un mese lo scalo è rimasto chiuso, all’insaputa di tutti perchè il Comune, il sindaco e l’assessore, solitamente prodighi di fluviali dichiarazioni, avevano deciso di nascondere agli aquilani la grave situazione dell’aeroporto dopo l’estinzione del servizio antincendio svolto dai Vigili del Fuoco. Con ragguardevoli costi, che al momento non si sa chi si sia accollati.
Ma ora sorge un altro problema.
Sullo scalo, in occasione del G8, per avere il piazzale davanti agli hangar completamente libero, è stato rimosso il distributore di benzina AVIO dell’Aeroclub, oltre a quello che aveva fatto realizzare il comune, parliamo di circa 8 anni fa, costituito da una struttura in cemento con tre colonnine. Quest’ultimo impianto non è mai entrato in funzione perchè mai collaudato e certificato dai VVFF. Opera costata sicuramente diverse decine di migliaia di euro di denaro pubblico buttati al vento. Chi o cosa c’è dietro?
Ora, nonostante sia stato fatto un nuovo impianto di distribuzione carburante, con intervento da parte del Ministero delle Infrastrutture, non si capisce perchè non viene collaudato ed attivato. Ciò comporta che, per effettuare il rifornimento, gli utenti sono costretti a fare appositamente dei voli di trasferimento presso gli aeroporti di Terni, Rieti o Pescara, con notevoli aggravi di costi.
Questa è l’efficienza che contraddistingue la nuova gestione? Pare di sì, benchè sia molto difficile per un giornalista tirare fuori la verità e i dettagli: gli aquilani non hanno infatti diritto di sapere. I giornalisti sono merce avariata, buoni solo per recitare comunicati e dichiarazioni ufficiali di autoelogio o di nevrotico sfogo. L’aeroporto è un argomento tabù, insabbiato ad arte e tenuto al riparo di impenetrabili cortine fumogene. Cercheremo si tenervi informati, anche perchè la storia, ormai, è diventata appassionante. Una fiction tv senza sorriso.
Ultima chicca: qualcuno ha visto un vetusto mezzo che pare militare, dal quale i folrtunati atteingerebbero benzina per i velivoli. E’ regolare? Può essere utilizzato in uno scalo aereo un attrezzo simile? (G.Col.)


28 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
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