Pensierino della sera
L’Aquila – (GC) - Il gran boiardo di Stato Mascazzini, al quale era stata affidata una parte rilevante nella gestione di ben 40 milioni per il rischio idrogeologico in Abruzzo, è stato arrestato dai magistrati napoletani. Direte: “‘Mbeh, non c’è niente da dire, tutti sono innocenti fino a condanna definitiva passata in giudicato”. Giusto. Ma, se finiscono in prigione (auguri all’uomo di potersi dimostrare immacolato), vuole anche dire che da tempo erano quanto meno indagati. Non si finisce in prigione all’improvviso, se non dopo essere stati a lungo nel mirino delle procure. Quanto meno. E allora, come si spiega che quest’uomo così stimato (la nomina è sempre politica) resti tale, e sia destinatario di illustri incarichi, pur essendo indagato? A Roma, e neppure a L’Aquila, nessuno sapeva niente di Moscazzini? Che strano paese è questo. Si sa tutto delle parole erotiche, delle profferte amorose, dei traffici nelle ville lombarde, si legge ogni parola sui giornali, e non si sa nulla di un indagato per vicende assai meno “leggere” di quella di una escort senza reggiseno che sbaciucchia un vip? Vai a capire come va questo sgarrupato paese chiamato Italia.
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