Apocalisse? Non sarà per Betelgeuse
L’Aquila – (di Gianfranco Colacito) – (Nella foto Wikipedia, Betelgeuse in Orione indicata dalla freccia) – Sui giornali e sui siti Internet è circolata, con i soliti toni approssimativi e poco scientifici, la “notizia” che moriremo a causa della stella Betelgeuse, definita supernova che “presto apparirà enorme nei cieli”, come un secondo Sole, causando disastri vari. Poichè all’apocalisse prossima ventura, Maja e 2012 a parte, siamo comunque interessati tutti, forse è bene rimettere le cose e le stelle al loro posto. Betelgeuse è una gigantesca stella che ci appare rossastra, ben visibile nella costellazione di Orione, come “spalla” destra del mitico gigante cacciatore. Fin qui dovremmo esserci tutti: Orione dovrebbero saperlo scovare nel cielo notturno, molto bene in questo periodo invernale, proprio tutti. Un tempo i papà premurosi mostravano Orione e le tre stelle della sua cintura ai loro bambini, ai quali non si insegnava solo a usare i videogiochi e a ingurgitare merendine.
Orione, comunque, splende nel cielo a Est e verso le 22 potete ammirarla molto facilmente. Unica condizione, un cielo sereno e senza nubi. Bene, Betelgeuse è inconfondibile, in alto a sinistra del doppio trapezio di stelle.
E’ una supergigante infinitamente più grande del nostro Sole, molto vecchia e in fase cromatica rossastra. Quindi con temperatura superficiale non molto elevata. Sta esaurendo il carburante nucleare e un giorno dopo essere esplosa, imploderà e diventerà una nana bianca o un buco nero immenso. Ma ecco il piccolo dettaglio trascurato da chi scrive di scienza solo in cerca di sensazioni forti (e sciocchezze): il processo richiederà diversi milioni di anni. Per quanto uno voglia essere speranzoso, resta difficile che l’umanità e la stessa Terra possano esserci ancora, quando tutto ciò accadrà . Quindi se un’apocalisse ci aspetta nel 2012, non dovremo presentare il conto a Betelgeuse. E poi mettiamoci l’anima in pace: tutte le stelle muoiono come Betelgeuse, anche il Sole. Ma mancano 5 miliardi di anni.
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