“Saggi” e ateneo, che strane scelte
L’Aquila – DUE LETTERE SULLE ANNUNCIATE DESIGNAZIONI – I familiari delle vittime della Casa dello studente scrivono: “Apprendiamo che il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo si appresterà, domani, a nominare, dopo le scelte già operate nel merito dal Senato Accademico, gli altri saggi che avranno il compito di riformare lo statuto dell’Ateneo stesso e di adeguarlo alla riforma Gelmini.
Tra la rosa dei nomi compare quello di Luca D’Innocenzo, (foto) ex Presidente dell’ADSU che aveva in gestione la Casa dello Studente. Ci chiediamo, in primo luogo, quali debbano essere le competenze e le professionalità necessarie per assurgere al ruolo di “saggi”. In secondo luogo ci chiediamo se sia opportuno affidare compiti che riguardino l’assetto dell’Ateneo aquilano ad una persona che è stata rinviata a giudizio proprio per il crollo di una struttura che accoglieva gli studenti fuori sede e che avrebbe dovuto proteggerli e non ucciderli. Stigmatizziamo, inoltre, una scelta, quella della nomina di D’Innocenzo a “saggio”, irrispettosa del lutto di tante famiglie e segno di una arroganza ormai dilagante. Chiediamo al Rettore Ferdinando Di Orio di riflettere sugli effetti di una tale scelta e ad signor D’Innocenzo di avere il pudore di fare un passo indietro”.
Scrive Luigi Di Domenico: “Ho preso visione dei nominativi dei “saggi” che riscriveranno il nostro Statuto. In rappresentanza del Personale Amministrativo il nostro Magnifico ha proposto il Sig. Luca D’Innocenzo, impiegato a tempo determinato.
Tra i quasi 500 impiegati di ruolo del nostro Ateneo non vi è nessuno che agli occhi del Rettore abbia le competenze necessarie. C’è da chiedersi come possa rappresentarci in una costituente che riscriverà la norma fondamentale della nostra organizzazione chi, al momento, non può nemmeno far parte delle RSU. Riflettiamoci”.
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