Vergogna degli uffici, le responsabilità


L’Aquila – (di Lelio De Santis, IdV) – E’ veramente assurdo ed inconcepibile dovere assistere alle giustificate proteste
dei dipendenti comunali che, dopo quasi 2 anni dal sisma, non sono messi in grado di fare il proprio lavoro in modo dignitoso nell’interesse della comunità aquilana.
Avevo denunciato qualche giorno fa l’assenza di personale al “servizio tributi” e la fila dei cittadini in attesa di avere informazioni dall’unico impiegato disponibile; abbiamo dovuto registrare poi i problemi e le difficoltà presenti nel settore “servizi demografici”; abbiamo oggi appreso pubblicamente – ma a tutti era noto da tempo- del caos e dei disagi ”negli uffici per la ricostruzione”, dislocati nei locali messi a disposizione dalla Guardia di Finanza.
Ma il Sindaco e gli Assessori dove stanno e dove lavorano, per non accorgersi della gravità della situazione in cui versa la struttura comunale e dei conseguenti disservizi che si creano ai cittadini?
Il Sindaco, che da qualche tempo è diventato superdinamico ed ogni giorno annuncia un’idea brillante, dalla ricostruzione del centro storico in 12 mesi al nuovo ospedale da 61 milioni, dovrebbe sapere che per fare le grandi opere c’è bisogno di saper fare prima quelle piccole o ordinarie, facendo funzionare bene la macchina che guida, senza la quale non andrà da nessuna parte e, purtroppo, non porterà la città da nessuna parte!
La prima cosa che avrebbe dovuto fare era quella di ricostruire la Casa Comunale, individuare una sede, anche provvisoria per tutti gli uffici comunali e per gli Amministratori comunali, per riaffermare la centralità anche simbolica del Municipio, ma anche per evitare il pellegrinaggio dei cittadini da un luogo all’altro alla ricerca dell’ufficio giusto.
Per rivendicare in modo credibile un ruolo autorevole al Comune nella ricostruzione, come è giusto che sia, bisogna da subito dare l’esempio in casa propria, facendo funzionare in modo trasparente e serio la macchina amministrativa: allora i cittadini potranno pensare che forse l’idea di una ricostruzione sollecita, senza tante pastoie burocratiche, del centro storico non sia una bufala ed un’illusione!


27 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
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