G8: primo rapporto sul Global Standard
L’Aquila – Mettere a punto un primo rapporto sul global standard – l’insieme di regole condivise per proteggere la proprieta’, l’integrita’ e la trasparenza dell’attività economica e finanziaria internazionale proposto dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – da consegnare al G8 dei capi di stato e di governo dell’Aquila, e avviare la discussione sulle possibili strategie d’uscita dalla crisi. Saranno questi gli obiettivi del summit che vedra’ riuniti a Lecce domani e dopodomani i ministri delle Finanze di Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti cui si uniranno anche il responsabile delle Finanze russo e il commissario agli Affari Economici e monetari, Joaquin Almunia. Sono invitati, tra gli altri, i rappresentanti di Banca mondiale, Fmi e Ocse. Al vertice partecipera’ anche il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, in qualita’ di presidente del Financial Stability Board (Fsb), l’organismo incaricato dal G20 di ridisegnare la regolazione e il sistema di supervisione del sistema finanziario. I Grandi dovranno definire l’agenda del G8 dell’Aquila e fare il punto sull’attuazione degli impegni assunti dal G20 per riformare le regole e la vigilanza della finanza. Come anticipato dal ministro Tremonti, le nuove regole saranno sintetizzate in dodici punti la cui base di partenza sara’ costituita dai principi sulla corporate governance, la corruzione, il riciclaggio di denaro sporco e l’evasione fiscale gia’ discussi con l’Ocse. La bozza potrebbe essere presentata all’Aquila e il prossimo appuntamento dovrebbe essere fissato in autunno. Al G7 tenuto a febbraio i big mondiali si erano dati quattro mesi di tempo per lavorare sulla proposta della presidenza italiana per la definizione di quello che allora era stato definito ‘legal standard’. Lo stesso Draghi aveva detto che il Fsb puo’ contribuire a far rispettare queste nuove regole. Al tavolo gli Stati Uniti premeranno perche’ anche l’Europa applichi gli stress test pubblici sulle banche. E a confermare questo orientamento e’ stato lo stesso segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, che sara’ presente al summit. “Quello che faro’ – ha anticipato nel corso di un briefing – sara’ soprattutto spiegare quello che abbiamo fatto qui. Mi aspetto che facciano altrettanto”. Una richiesta che potrebbe scontrarsi con le resistenze di alcuni europei. Il vertice di Lecce sara’ anche l’occasione per tornare sullo spinosa questione della lotta ai paradisi fiscali. L’Ocse dovrebbe infatti riferire sul lavoro fin qui svolto. Gia’ ad aprile il G20 aveva stilato una lista dei paesi non cooperativi in materia fiscale facendo pressioni perche’ si allineassero agli standard internazionali. Visti i primi segnali di stabilizzazione dell’economia, al G8 di Lecce si discutera’ inoltre di “strategie di uscita credibili” dalle politiche adottate per contrastare la crisi: lo ha anticipato, alla vigilia dell’inizio dei lavori, il viceministro delle Finanze tedesco, Joerg Asmussen. “Si puo’ dire che ci sono dei primi segni di stabilizzazione nell’economia mondiale – ha detto il viceministro – ma i tempi e la velocita’ della ripresa sono incerti”. “Una volta che l’economia avra’ ritrovato il passo – ha spiegato Asmussen – gli impulsi espansivi devono essere ritirati, e cio’ riguarda anche le politiche fiscali e monetarie”.
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