Dopodomani sciopero e mobilitazione generale


Atessa – TIMORI ANCHE PER LA SIXTY DI CHIETI – PROBLEMI A LANCIANO PER MANIFESTAZIONE – Dopodomani lo sciopero in Val di Sangro, che punta soprattutto sui problemi della Sevel e sul suo futuro. Sarà una manifestazione con molte adesioni, per insorgere contro il piano Marchionne che, ormai lo temono tutti, potrebbe portare nella maggiore azienda abruzzese il “metodo Pomigliano”, come lo ha portato a Mirafiori: contrattazione al di fuori degli schemi nazionali, nuove regole per i lavoratori e un referendum finale, che in due casi, appunto Pomigiliano e Mirafiori, ha portato ad un sofferto sì da parte dei lavoratori, sia pure tra mille paure e preoccupazioni. Un sì, dicono CGIL e Fiom, frutto di una posizione intimidatoria: o sì, oppure niente. Lo sciopero del 28 è visto ormai come una mobilitazione generale, con la partecipazione di molte dcategorie di lavoratori, ben oltre i metalmeccanici. Adesioni sono venute da scuola, università partiti politici: “Uniti ce la possiamo fare. Lavoratori, precari e studenti uniti nella lotta” è lo slogan. La Fiom parla di lavoro come bene comune, di ricatto ai lavoratori della Fiat, di necessità di una grande risposta sindacale e politica.

LANCIANO – La piazza principale di Lanciano che “ospitera’ le migliaia di persone della manifestazione regionale della Fiom non e’ nelle condizioni per poter accogliere la manifestazione”. E’ la denuncia del segretario del Partito Democratico di Lanciano, Leo Marongiu, che segnala come piazza Plebiscito, “luogo conclusivo e centrale della manifestazione sia ancora sotto la neve e lastricata di ghiaccio”. Da qui la richiesta all’amministrazione comunale di “uno sforzo per dare la possibilita’ a migliaia di persone di poter manifestare senza pericoli nella nostra citta’. Oltre ad essere una manifestazione che riconosce alla nostra citta’ un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la difesa del lavoro in tutta la regione, si tratta di una delle poche occasioni in cui la nostra citta’ ritrova quella centralita’, nella politica regionale, che le compete. Nella seduta odierna del consiglio comunale – conclude Marongiu – il gruppo del Partito Democratico chiedera’ ogni sforzo perche’ la nostra citta’ possa essere all’altezza dell’evento”. Il segretario provinciale della Fiom, Marco Di Rocco, e’ atteso domani alle 10 in Questura per le ultime questioni logistiche relative alla manifestazione di venerdi’, che prendera’ il via da piazzale Cuonzo alle 9.30, dove e’ previsto il ritrovo dei partecipanti, per poi terminare in piazza Plebiscito alle 13. “Invitiamo anche noi il Comune – ha detto all’Agi Di Rocco – a rimuovere i massi nevosi che effettivamente sono ancora presenti in piazza Plebiscito, soprattutto per una questione di sicurezza”.

SIXTY – Ci sono serie preoccupazioni anche per un’importante gruppo tessile-moda di Chieti, la Sixty, un tempo grossa azienda con migliaia di coinvolti tra dipendenti e lavoratori di stabilimenti dell’indotto, decine dei quali oggi chiusi. La Sixty sostiene che vi sono gravi difficoltà di mercato e lascia capire che sarà necessario ridurre l’organico. Potrebbero esserci almeno 200 esuberi sui circa 500 dipendenti di oggi. Il sindacato è impegnato nel tentare di ottenere del gruppo internazionale impegni e un piano industriale per il sito produttivo abruzzese. Un’altra battaglia difficile, comunque, contro un gruppo che pare in ogni caso intenzionato a ridurre la propria presenza, almeno in Abruzzo.


26 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati