Una provocazione, ma non troppo…
L’Aquila – (di Ermanno Giorgi, associazione La Rinascita) – La reazione dell’Ordine degli Ingegneri alle parole del Sen. Castelli, ma anche di tal Borghezio, della Lega Nord, va bene al di là della semplice provocazione e contiene spunti importanti di riflessione che sono totalmente condivisibili.
Questi personaggi degni delle attuali macerie della politica (almeno gli aquilani le macerie le hanno subìte dalle forze della natura), che si credono in diritto di disquisire del terremoto dell’Aquila, degli abitanti della città e della regione come se ci si trovasse nel bel mezzo di un’allegra sbronzata fra amici, senza sapere nulla di come si vive qui, del nostro lavoro e dell’inferno che abbiamo vissuto, hanno offerto un quadro squallido e angosciante di una certa classe politica che ci governa, come se ci fosse bisogno di un’ulteriore conferma.
Quella dell’ Ordine degli Ingegneri è una proposta che ci sentiamo, come Associazione La Rinascita, di sostenere integralmente, specialmente nella parte in cui ci invita a riflettere su come oggi sia veramente necessario essere a fianco degli operatori economici del nostro territorio: il maggior sostegno che possiamo dare alle nostre aziende, piegate dal terremoto, è quello di “comprare aquilano e abruzzese” e contribuire a ricreare quel circolo virtuoso che darebbe il supporto vitale all’economia della provincia, attuando nello stesso tempo tutte le iniziative necessarie per favorirlo e sostenerlo.
Visto che ci chiamano così, allora facciamolo veramente i “pesi morti”, ma solo per quei signori che ci ritengono tali.
Alla fine si vedrà a chi conviene tutto questo.
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