Le sentinelle del mattino
L’Aquila – Da Enza Blundo riceviamo: “Giovanni Paolo II assegnava ai giovani un ruolo di sentinelle del mattino e davvero a L’Aquila i nostri giovani si stanno dimostrando tali; in questi giorni hanno svelato alla città uno spazio che avrebbe potuto essere riattivato già da molto tempo. Un edificio di due piani, a poca distanza dalla Fontana Luminosa, senza pericoli esterni, utilizzato precedentemente come Asilo Nido comunale è rimasto inspiegabilmente chiuso e inutilizzato dal 6 Aprile 2009, mentre la cittadinanza è stata sempre costretta a notevoli sacrifici per raggiungere le diverse sedi amministrative del Comune, dislocate sul territorio e poste a molta distanza l’una dall’altra, con i problemi dell’attuale viabilità . A nulla è valsa la presentazione di migliaia di firme raccolte per chiedere di riunire in un unico complesso gli Uffici Comunali, al fine di favorirne la fruizione e l’agibilità . Non ci sono adeguati spazi per le attività amministrative e per gli sportelli al pubblico. Mancano gli spazi per incontri e riunioni dei Consiglieri e spesso lo stesso Consiglio Comunale si è tenuto nei locali del laboratorio di Fisica Nucleare situato alla base della funivia di Campo Imperatore. L’Asilo comunale come altri edifici di proprietà del Comune, situati in centro ed in periferia sono rimasti sempre inutilizzati. Dal 12 Gennaio è stata presentata richiesta all’Amministrazione civica per uno spazio ad uso della cittadinanza e tra le proposte avanzate era stato segnalato proprio l’edificio dell’Asilo. I giovani non hanno atteso oltre e sono entrati per occuparlo. Ora però non si usi la forza ma il buon senso e venga assegnato a loro, alle Associazioni, ai vari comitati, alle organizzazioni di rappresentanza e alla cittadinanza attiva, viste le decisioni prese dall’amministrazione comunale sulle nuove destinazioni della struttura, applicando, però,regole e metodi previsti nel regolamento recentemente presentato e accolto, a garanzia che le decisioni e l’utilizzo siano rivolte a tutte le realtà , per un vero esercizio della democrazia”.
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