12 scatti, 12 storie aquilane
L’Aquila – “L’Aquila 2011: sogno e ricostruzione. Dodici scatti e dodici storie per una città”. Questo il titolo del calendario promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune in collaborazione con L’Associazione “Centro studi per il progresso”. Ideato e progettato da Giancarlo Iannucci, il calendario è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dall’Assessore Stefania Pezzopane. Era presente anche la Presidente dell’Associazione, Marianna Colantoni, che ha curato anche i testi. Nelle pagine del calendario sono raccontate dodici storie di altrettanti aquilani, che rappresentano e sintetizzano le esperienze dei 70mila concittadini dopo il terremoto.
“E’ L’Aquila vera quella che rappresentiamo in questo calendario- ha commentato l’assessore Pezzopane- L’Aquila delle persone semplici, che hanno subito ripreso a lavorare dopo il 6 aprile e nonostante lo sconforto non si sono arrese. Al contrario si sono rimboccate le maniche. Con la caparbietà di chi vuole andare avanti e guardare al futuro con ottimismo”.
Protagonisti del calendario sono l’artista iraniano Rezakhan, che aveva la sua bottega in via Garibaldi e che ha riaperto nei mercatini della Villa comunale; il fornaio Giovanni Placidi, Agostino e Gigliola Galgani, ambulanti di Piazza Duomo; i Vigili del Fuoco di turno la notte del 6 aprile; Corrado Fischione, tecnico dell’Atleta L’Aquila; l’imbianchino Fausto Di Francesco; i dottori e gli infermieri di turno al Pronto Soccorso; Simona Bucci, autista dell’AMA, Antonio Porto insegnante dell’ITC; Federico e Martina, studenti universitari che hanno deciso di rimanere in città; Manuele Morgese che prosegue il suo sogno di realizzare “Il teatro delle Ari”; Tobia Taddei, edicolante di Pettino. “Queste esperienze di vita sono un pezzo di storia di questa città. Sono esempi di tenacia e di resistenza di chi ha il vero obiettivo di ricostruire insieme la città”. ha concluso l’assessore. Non a caso la frase scelta come incipit del calendario è tratta dalla Cronaca aquilana di Buccio di ranallo “. Gridarno tutti insieme, La città facciamo bella, che nulla nel Regno si paragoni ad essa”.
Non c'è ancora nessun commento.