Roma sorda alle istanze abruzzesi?
L’Aquila – L’Abruzzo terremotato alza la voce, ma Roma sembra sorda alle sue richieste, oggi ribadite nel corso dell’audizione presso le commissioni parlamentari competenti. A Roma fanno si fanno sentire l’on. Paola Pelino, la presidente Pezzopane e il sindaco Cialente. “Siamo determinati a fare in modo che il decreto Abruzzo venga sostanzialmente modificato nei punti nodali. Venite a L’Aquila cari deputati, venite ad ascoltare la gente. Cominciate a contare quante aziende stanno chiudendo e i gravi risvolti sociali”. Lo hanno affermato la presidente della Provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane e il sindaco del dell’Aquila Massimo Cialente oggi pomeriggio nel corso dell’audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, reclamando attenzione e appoggio. “Sono ore determinanti per le sorti della provincia dell’Aquila – ha affermato la presidente – La Camera ha nelle mani il futuro della nostra terra, per questo reclamiamo attenzione e saremo disposti a lanciare azioni forti se notassimo distrazioni o se non venissero accolte le nostre richieste. Il Senato ha apportato solo alcune modifiche al decreto. Questo grazie al lavoro instancabile di Provincia, comuni ed enti locali. Tuttavia i cambiamenti apportati sono insufficienti. L’aggravarsi di certe situazioni impone la modifica di 5 punti nodali, che sono stati decisi all’unanimità dalla Conferenza per la ricostruzione, composta da Provincia, Comuni, associazioni di categoria e sindacati. Su due dei cinque punti abbiamo avuto la garanzia da parte del presidente Berlusconi, per cui sarebbe un secondo terremoto se impegni già assunti dal presidente del Consiglio non venissero rispettati. Mi riferisco al risarcimento totale anche per le seconde abitazioni, nei centri storici, e il rimborso per i mancati introiti per comuni e province. In più chiediamo maggiore copertura finanziaria per la Zona Franca Urbana, 45 milioni di euro non bastano.
Un errore grossolano non sanato è quello sulle scuole. Se vogliamo farle ripartire a settembre, la Regione anticipi i soldi, dal momento non c’è ancora copertura finanziaria.
Abbiamo sottoposto all’attenzione della Commissione la grave situazione dei comuni non inclusi nel cratere, che nel frattempo stanno subendo gravi danni. Il decreto deve prevedere che tutti i danni economici vengano rimborsati anche nei comuni della provincia dell’Aquila non inclusi nel cratere, in particolare quelli della valle Peligna, Fontecchio, l’Alto Aterno e altre zone danneggiate. Tutti i punti irrinunciabili. Dalla Commissione Ambiente tuttavia arrivano segnali non confortanti. Sono incredula. La preoccupazione che nutro è che non ci sia sufficiente copertura per l’intera ricostruzione. Abbiamo migliaia di edifici tutelati con danni gravi, nei centri storici dell’intera provincia per i quali sono stati stimati oltre 3 miliardi di euro. In più i licenziamenti di Transcom sono sintomatici di come alcune aziende stanno approfittando per le loro ristrutturazioni. Ora ci aspettiamo che tutte queste richieste si traducano in fatti concreti. Non siamo disposti ad abbandonare la presa”.
Sulmona – “Rivedere, attraverso una nuova ordinanza, la posizione di tutti quei Comuni che pur non essendo oggi nel “Cratere” hanno subìto per causa del sisma gravi danni economico-sociali”. E’ questa la richiesta che il deputato del Pdl, Paola Pelino, ha avanzato pochi minuti fa al Sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, nel corso di una audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.
“Così come il terremoto si espande sul territorio creando danni strutturali”, ha spiegato Paola Pelino, “allo stesso modo si sono espansi a macchia d’olio i danni economico-sociali in aree già pesantemente colpite da una profonda crisi economica ed occupazionale. Per questo ho chiesto al Sottosegretario Bertolaso di valutare attentamente la condizione economica dei comuni che in questo momento non sono inseriti nel “Cratere”. Il Sottosegretario Bertolaso ha accolto positivamente la richiesta dell’On. Paola Pelino e ha ribadito che manterrà l’impegno ad un’attenta valutazione dei comuni interessati all’inserimento nel “cratere”. “Resto convinta che per accelerare un processo di ripresa di tutto il Centro Abruzzo”, ha spiegato Paola Pelino, “sono necessari l’Obiettivo 1 e la Zona Franca”. “I cittadini”, ha concluso il deputato, “sappiano che non mi fermerò e continuerò alla Camera dei Deputati la mia battaglia a difesa del territorio, affinché il Sottosegretario alla Protezione Civile e il Governo riconoscano al Centro Abruzzo i diritti che merita. A tal proposito, sono in corso di discussione in Parlamento, tutti gli emendamenti da me presentati. Inoltre, quotidianamente sollecito interventi precisi a favore del Centro Abruzzo presso colleghi parlamentari e i membri dell’esecutivo nazionale. In tutta questa vicenda sto agendo nel modo che ritengo migliore: in silenzio, con operosità e senza clamori”.
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