Bullismo e soprusi, due arrestati


Chieti – Finalmente anche in Abruzzo il bullismo porta in carcere. Dopo gli arresti a L’Aquila, eccone altri a Chieti. Due giovani, Johnny Grossi e Daniele Petrelli, entrambi di 22 anni e residenti a Chieti, sono stati arrestati con l’accusa di estorsione nei confronti di un ventenne, il quale lo scorso 19 gennaio si e’ presentato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile per denunciare l’ennesima storia di soprusi subita. Il giovane ha raccontato che da tempo subiva le continue e regolari vessazioni di quattro giovani suoi conoscenti che lo avevano preso di mira. L’ultimo grave episodio della serie si era verificato alcune sere prima quando i quattro lo avevano affrontato in un esercizio pubblico dandogli dell’infame in quanto, a loro dire, sarebbe stato lui a segnalarli alle Forze dell’ordine che li avevano fermati a Pescara giorni addietro sottoponendoli a perquisizione che si era conclusa con un sequestro di strumenti atti ad offendere e alla denuncia.
Secondo i quattro la cosa andava sanata con una adeguata somma di denaro ed iniziavano a spintonarlo dicendogli di tirar fuori tutti i soldi che aveva in tasca; quando pero’ si sono resi conti che il ragazzo non aveva con se’ denaro, gli hanno intimato di portare 50 euro entro le ore 15 del giorno successivo minacciando lui e i suoi familiari. Il timore di quanto avrebbe potuto succedere, ma soprattutto la certezza che, anche pagando, non si sarebbe liberato degli aguzzini, hanno spinto il giovane alla denuncia. I carabinieri hanno quindi organizzato un servizio di osservazione dopo aver fotocopiato la banconota da 50 euro che doveva essere estorta alla vittima. Alle 15 nel luogo fissato per l’incontro nel pieno centro di Chieti, i militari si sono appostati. All’appuntamento si sono presentati due giovani quali hanno affrontato la vittima pretendendo la consegna della somma pattuita. Subito dopo i due sono entrati in una vicina tabaccheria. A quel punto i carabinieri hanno deciso di intervenire bloccando i due mentre uscivano dall’esercizio dopo aver acquistato una ricarica telefonica da 20 euro ed aver intascato i 30 euro quale resto della banconota estorta. I due sono stati condotti nel carcere di Chieti per concorso in estorsione. Indagini sono in corso per risalire agli altri due personaggi che non si erano presentati all’appuntamento e che dovranno rispondere di tentata estorsione.(AGI) Ch1/Plt


22 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
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