Tagli alle Poste, duri colpi ai centri minori
L’Aquila – Le Poste, del tutto indifferenti a tutto ciò che è accaduto, non soddisfatte di imporre intollerabili file e attese negli uffici mobili a chi semplicemente deve ritirare la corrispondenza, tramano (e tengono nascosti) provvedimenti di riduzione pesanti e forse letali per i centri minori. Il piano di ridimensionamento, rivelato oggi da Il Centro, è impressionante, gravissimo. E subito arrivano le reazioni (i sindaci invece preferiscono tacere o non hanno saputo nulla). A parlare è Stefania Pezzopane: “Siamo alle solite. Arriva l’estate e riprendono i disagi per utenti e cittadini, a causa del piano di ridimensionamento degli uffici postali. Un vero stillicidio. Le ultime decisioni di Poste Italiane, se dovessero essere confermate, comporterebbero ulteriori difficoltà per un territorio già martoriato e contraddirebbero le assicurazioni dateci in passato, di non penalizzare più il nostro territorio. Garanzie che sembrano essere di nuovo sconfessate dai tagli annunciati dalle Poste. Non posso pensare che di fronte ad un’enorme tragedia, che ha colpito L’Aquila e i comuni limitrofi, qualcuno pensi ad aggravare ulteriormente la situazione. Stiamo facendo sforzi considerevoli per ripartire, per riportare la situazione alla normalità , per favorire il rientro delle famiglie, ma dobbiamo essere supportati in questo nostro lavoro dal gioco di squadra di tutte le istituzioni.
Se si tagliano i servizi, si rischia di impoverire il territorio. I servizi postali andrebbero potenziati, soprattutto in un momento così delicato in cui si sente la necessità di punti di riferimento stabili. Rivolgo un appello al Ministro delle Comunicazioni, a cui chiederò presto un incontro, per consentire un’inversione di rotta rispetto al piano presentato da Poste italiane per la nostra provincia”.
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