“Le beffe si nascondono prima del voto”- Berlusconi “truffatore politico”, assedio al G8
L’Aquila – Ferme reazioni ai ripensamenti del governo sulle aree danneggiate ma non incluse nel cratere sismico.Davvero sconcertante l’ordinanza che revoca la sospensione delle imposte e dei tributi nei comuni fuori dal cratere. Un provvedimento che contraddice nettamente il decreto firmato in precedenza. In questo modo i lavoratori che avevano fatto richiesta per ottenere lo stipendio al lordo, si vedono costretti a restituire in appena cinque rate quello che hanno percepito in più in due mesi. E’ l’opinione della presidente della provincia, Stefania Pezzopane. “Si tratta di un provvedimento che e’ destinato ad accrescere il disagio e le contestazioni delle popolazioni interessate, che oltre a non avere ottenuto alcuna risposta alle istanze più volte formulate al governo, vedono ulteriormente aggravare la loro condizione. Davvero una beffa. L’ordinanza è stata firmata il 6 giugno, ma è stata resa nota solo dopo le elezioni. È proprio il caso di dire che “passata la festa, è gabbato lo Santo”.
BERLUSCONI E’ TRUFFATORE POLITICO – SCIOPERO FISCALE E ASSEDIO G8 – E’ l’appello di Antonio Iannamorelli, vice presidente del consiglio comunale di Sulmona, che scrive: “Dopo aver incassato migliaia di voti dalla Valle Peligna e dall’Alto Sangro, Berlusconi ci toglie la sospensione dell’IRPEF. L’unico sostegno per questa zona, se ne
va, come avevo preannunciato nell’assemblea convocata alla Comunità Montana tre domeniche fa. Allora chiesi vigilanza, al PDL locale, vigilanza che non c’è stata. Ora molti sulmonesi dovranno pagare le tasse e rinunciare ad andare in
vacanza. Berlusconi è un truffatore politico. Con una mano ha preso il
consenso, mentre con l’altra già ci aveva scippato il portafoglio. Senza che i nostri Parlamentari si accorgessero di nulla, troppo impegnati a manifestare contro se stessi o a spiegare che ci vorrebbe Antonio Nardicchia Sindaco a
Sulmona. Ora l’unica risposta possibile è lo sciopero fiscale, sul modello
di quello attuato dai lombardoveneti contro l’autoritario regno Austroungarico, agli albori del Risorgimento, e un assedio da muovere al G8
che faccia impallidire i “no global”.
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