P&G e Sevel, timori e incertezze


MA LA CISL RASSICURA, CI SARANNO INVESTIMENTI AD ATESSA – Chieti – Procter & Gamble di Sambuceto, Sevel di Atessa: due strutture produttive a rischio che generano nuove, incalzanti preoccupazioni per l’Abruzzo. Il centro ricerche P&G di Sambuceto, 130 “cervelli” per i quali pare sia suonata l’ora del trasferimento, peraltro in lontani paesi in cui opera la multinazionale, chiuderebbe l’anno prossimo per dislocare altrove i propri dipendenti. La decisione pare ormai irrevocabile, non certo per problemi di crisi aziendale, bens’ di strategia produttiva sul territorio. Lo stabilimento rappresenta un’eccellenza in Abruzzo e la sua perdita annunciata un duro colpo per il già provato sistema produttivo teatino.
la Sevel di Atessa, la maggiore industria abruzzese, pare avviarsi lungo un percorso pieno di insedie e trabocchetti, che ha messo sul chi vive i sindacati e i lavoratori, ma pare lasciare indifferenti le istituzioni, a cominciare dalla Regione, che non si decide ad affrontare l’abruzzese Marchionne per chiedergli cosa ha in mente. La Sevel, stando a fonti sindacali, peraltro reduci dall’incontro parigino con i confratelli francesi, si avvierebbe a subire il rischio Mirafiori. Cioè una contrattazione a parte, al di fuori degli schemi nazionali. E’ lo stesso destino che potrebbe toccare anche ad altri insediamenti Fiat, cominciando da quello di Melfi. Per la Sevel i rischi sono però maggiori. Ci si avvia verso un distacco dal socio francese che attualmente produce con Fiat i furgoni Ducato. Se ciò avverrà – a molti ritengono che sarà così prima della scadenza dell’accordo nel 2017 – per Atessa potrebbe nascere una new co, con una contrattazione di lavoro sua. Prospettive che non entusiasmano lavoratori e sindacati, anche oltre la Fiom, decisamente contraria.

FIL CISL SU SEVEL – Nessuna preoccupazione sul futuro della Sevel di Atessa perche’ nel 2011 ci saranno “piu’ investimenti per produrre ancora piu’ Ducato”. E’ quanto dichiara il segretario regionale della Fim-Cisl, Domenico Bologna, circa il futuro del piu’ grande stabilimento d’Europa per la produzione di veicoli commerciali leggeri. “Ad oggi non c’e’ nessun motivo di preoccupazione da parte nostra sul futuro della Sevel di Atessa. E’ l’unico stabilimento del territorio in salute – sottolinea Bologna – per cui si prevede un aumento della produzione fino a 200.000 Ducato nel 2011. Ci saranno quindi maggiori investimenti, come risulta dai dati in nostro possesso. Chiederemo in sede di trattativa alla Fiat di specificare meglio quali saranno gli investimenti dei prossimi anni in Sevel, siamo pronti – dice all’Agi il membro dell’esecutivo nazionale della Fim-Cisl – a chiedere piu’ assunzioni e piu’ salario per i lavoratori. Entro la primavera ci sara’ un incontro con Fiat sul tema, non ha senso preoccupare i lavoratori della Sevel. Capisco che la Fiom ha una manifestazione alle porte, ma i problemi non sono dentro la Sevel. I problemi ci sono in Val di Sangro, ma alla Honda, alla San Marco, alla Honeywell. Cosi’ come non ci risulta esserci stato nessun incontro dei capi della Sevel di Atessa circa una diminuzione della produzione entro il 2014, anzi. Nei prossimi giorni la Sevel – conclude Bologna – iniziera’ a chiedere gli straordinari per aumentare la produzione dei Ducato”. Nel 2010 la Sevel – joint venture partecipata al 50% da Fiat e Psa (Peugeot-Citroen) – ha prodotto 190.000 furgoni ‘Ducato’.


20 Gennaio 2011

Categoria : Economia
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati