Ricostruzione, gli imbarazzi della destra
L’Aquila – (di Angelo Ludovici, segretario PdCI) – La mozione approvata quasi all’unanimità dal Consiglio comunale e riguardante l’inizio della ricostruzione del centro storico della Città Capoluogo e le reazioni del Commissario Chiodi e del Vice Presidente della Regione Giorgio De Matteis la dicono lunga sulla volontà di ricostruzione dell’anima della Città.
La mozione proposta dal nostro rappresentante in consiglio comunale nonché Presidente Carlo Benedetti e dal Segretario cittadino del PdL Sen. Enzo Lombardi ha creato non pochi imbarazzi nell’ambito della destra che fino all’altro ieri pensava di presentare una richiesta di sfiducia nei confronti della maggioranza.
La mozione, pur con alcuni limiti che il consiglio comunale ha giustamente emendato, rimette la palla al centro e chiede al governo di rettificare quella parte che è stata inserita nell’ultimo decreto e che pone come prioritario per la ricostruzione dei centri storici il “Piano “di ricostruzione”.
Un “piano di ricostruzione” che viene inserito come pregiudiziale per ogni inizio lavori a distanza di quasi due anni dal sisma sicuramente crea qualche problema per i tempi prevedibilmente lunghi per la sua realizzazione.
In alternativa, la mozione prevede che si possa iniziare il lavoro di ricostruzione fin da subito ed ha individuato alcune zone del centro storico.
Sicuramente l’ inserimento del “Piano di ricostruzione” nell’ultimo decreto non è stato sufficientemente pubblicizzato e dibattuto non solo nelle sedi istituzionali ma anche tra la gente.
Nelle ultime settimane la nostra Città è stata sotto attacco non solo con la dichiarazione farsa della Lega con il suo rappresentante Borghezio che ci ha descritti come peso morto del nostro paese ma anche del quotidiano “Il Giornale” che, in modo strumentale, pur attaccando l’amministrazione comunale che non utilizza i fondi che ci sono, proprio il 17 gennaio nel sottotitolo scrive “il Sindaco Cialente pensa al piano regolatore ma bisogna intervenire palazzo per palazzo”.
E’ proprio ciò che prevede la mozione approvata dal Consiglio comunale.
Insomma, bisogna capire se nell’ambito della destra c’è confusione o malafede.
Io mi auguro che ci sia confusione anche se non bisogna escludere la seconda ipotesi, considerando i grandi interessi economici che girano nell’ambito della ricostruzione.
In ogni caso è in crisi il governo della ricostruzione che ruota attorno al potere decisionale del Commissario e del Vice.
E’ necessario che la Regione assuma in pieno il suo ruolo legislativo, così come i Comuni del cratere.
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