“Ricostruzione, sterili infruttuose polemiche”
L’Aquila – GIORGI (CISL) SU DIATRIBE CIALENTE-CHIODI – “A quasi due anni dal sisma che ha distrutto L’Aquila siamo ancora alle prese con sterili e infruttuose polemiche sulle modalità e la tempistica della ricostruzione del centro storico, anima e vita della nostra città”. Ad affermarlo è il segretario regionale Cisl, Gianfranco Giorgi, che interviene in merito alla diatriba tra il sindaco Massimo Cialente e il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi. “I nostri rappresentanti politici”, dice Giorgi, “sembrano impegnati più in una sorta di lotteria, dove quotidianamente “si danno i numeri”, piuttosto che in una programmazione seria e puntuale della rinascita della città. La scommessa della ricostruzione in 12 mesi dell’asse centrale del Corso cittadino, tra l’altro approvata e sottoscritta nella mozione comunale bipartisan, è un impegno che, se portato a termine, consentirebbe agli aquilani di riappropriarsi del “cuore” dell’Aquila. Non sappiamo se 12 mesi saranno sufficienti, ma è certo che da qualche parte bisogna pur ripartire con interventi tempestivi, seppure calati in un progetto complessivo. Chiodi ha parlato di bacchetta magica che il consiglio comunale pensa di avere in tasca per portare a termine i lavori del centro in un anno lungo l’asse che corre da corso Vittorio Emanuele a corso Federico II, piazza Duomo piazza Palazzo. Ebbene”, prosegue Giorgi, “ricordiamo al commissario Chiodi che sono già passati 21 mesi dal terremoto e, in centro, si vedono solo puntellamenti, che continuano ancora oggi, e immobilismo. Manca, inoltre, un processo condiviso capace di mettere in moto la macchina della ricostruzione della città storica, quella dentro le mura. Siamo allo sbando. Gli aquilani sono stanchi di polemiche e attacchi trasversali. La ricostruzione dell’Aquila non è un “affare politico”, né può essere condizionata dal continuo scontro istituzionale tra il sindaco, Cialente e il commissario per la ricostruzione, Chiodi. Per far rivivere la città è indispensabile partire dal centro, anche concentrando interventi a medio termine su una zona specifica per, poi, allargarsi a macchia d’olio e lavorare organicamente a un progetto complessivo. L’una cosa non esclude l’altra”. La Cisl sottolinea, infine, come “tali riflessioni siano animate da un malcontento generalizzato, da una disagio sociale e da una disgregazione non più tollerabili. Occorre ritrovare un’unità di intenti che si traduca in operatività per una rinascita vera e il più veloce possibile della nostra bella città”.
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