G8: 900mila euro per areoporto Preturo- Trovati e subito nascosti resti archeologici
L’Aquila – L’Ente nazionale per l’aviazione civile spendera’ 900 mila euro per adeguare l’Aeroporto dei Parchi di Preturo dell’Aquila in vista del G8. Gli scavi hanno fornito un’inattesa scoperta archeologica, subito nascosta e negata ai cittadini. I lavori sono da realizzare con urgenza per rispondere alle esigenze connesse sia al terremoto, sia all’evento di luglio. Le opere riguardano l’adeguamento della struttura aeroportuale, le infrastrutture connesse e la viabilita’. Oggi è stato firmato un protocollo d’intesa. Intanto sono già a buon punto importanti lavori per la pista, per le strutture dello scalo, ma soprattutto per la viabilità di accesso e sicurezza. Un’ampia strada è in fase di avanzata realizzazione tra lo scalo, la sede della GdF e la statale 80, dove sboccherà più o meno all’altezza di S.Vittorino e delle vestigia di Amiternum. Nella sola giornata di oggi, è stato montato in poche ore un viadotto su strutture metalliche. Durante gli scavi, si è appreso, sono stati trovati resti di una grande villa romana appartenente all’area urbana di Amiternum. Nessuno ha potuto vedere nulla ed è stato deciso di interrare i resti per preservarli. La sovrintendenza archeologica ha nascosto il rinvenimento, impedendo anche agli aquilani di poterlo almeno vedere a scavo avvenuto. L’ufficio, che ha sede a Chieti, si è comportato ancora una volta come se fosse il proprietario esclusivo dei beni archeologici che emergono nel corso di scavi: un comportamento quanto meno scorretto nei confronti della stampa e dell’opinione pubblica, in quanto la prima avrebbe potuto veicolare la notizia e le immagini verso i cittadini. Invece, tutto alla chetichella e tutto in silenzio. La sovrintendenza si sente “padrona e sotto” di tutto ciò che invece appartiene alla cultura, al patrimonio comune, alla collettività che paga gli stipendi agli altezzosi funzionari “reucci” dell’archeologia.
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