Circo Bellucci, paura e ricerca di cibo
Rocca S.Giovanni – Cominciata un’altra notte di paura, ansie, ronde, a Sfax, in Tunisia, al campo dov’e’ sistemato il Circo abruzzese-pugliese Bellucci, bloccato nel Paese nordafricano sconvolto dai tumulti popolari. A Rocca San Giovanni il circo e’ noto per la gestione del Safari Park, un’attrazione esotica nei pressi del casello di Lanciano della A14. A organizzare il pattugliamento del campo e’ il personale del circo, una ottantina tra artisti e familiari, donne e bambini compresi. “E’ cosi’ – ha spiegato oggi per telefono Attilio Bellucci, il capo della comitiva – perche’ dopo la sommossa di questi giorni la situazione e’ solo apparentemente tranquilla. La polizia si fa vedere solo due o tre volte al giorno. Tramite la nostra ambasciata abbiamo chiesto protezione dopo l’allontanamento della polizia, ma le autorita’ ci hanno garantito solo un presidio mobile di militari. Ecco perche’ ci siamo organizzati in proprio, per tenere lontano dal campo eventuali malintenzionati”. Circensi e familiari stanno bene, ma attendono con ansia di poter ripartire alla volta dell’Italia: “Abbiamo chiesto di poter salire a bordo di una nave – dice ancora Bellucci – noi e altri due luna park italiani che si trovano nelle nostre stesse condizioni. La Farnesina proprio oggi ci ha assicurato che, nel giro di 48 ore al massimo, potremo partire. Temiamo che la situazione possa precipitare da un momento all’altro. Uno dei nostri impresari locali e’ morto e altri due si sono dileguati ai primi spari dei giorni scorsi”. Oggi Attilio Bellucci e alcuni membri della comitiva hanno lasciato il campo per spingersi a 13 chilometri da Sfax per approvvigionarsi di pane e latte, oltre che di foraggio per i cinquanta animali della carovana. “Adesso – conclude – stiamo smontando il tendone – in attesa della chiamata tanto attesa del nostro Ministero degli Esteri”.
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