Ballerine lituane e finti imprenditori
L’Aquila – CERCAVANO DI SPILLARE SOLDI REGIONALI - (Nella foto il comando della GdF a L’Aquila) – I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno scoperto un tentativo di indebita percezione di fondi destinati al rilancio economico del territorio aquilano. Due le persone denunciate all’Autorita’ Giudiziaria. Esse utilizzando false dichiarazioni sostitutive e falsa documentazione commerciale alla Regione Abruzzo, che si occupa delle nuove iniziative imprenditoriali, hanno cercato di ottenere un contributo di oltre 210.000 euro per l’avvio di due attivita’ economiche (commercio di informatica e consulenza a imprese). Tra L’Aquila e Pescara sono state eseguite diverse perquisizioni di documenti. Il rappresentante legale delle due imprese e’ risultata una cittadina lituana (K.D. di 25 anni) residente a Pescara dove lavora come ballerina di un night club. Nella compagine della societa’ rappresentata dalla lituana figurano anche due sorelle della ragazza, anch’esse con il medesimo “profilo professionale”. Gli investigatori, coordinati dal Procuratore Rossini e dal Sostituto Roberta D’Avolio, hanno rilevato la falsita’ materiale ed ideologica dei documenti presentati a supporto della domanda di accesso al beneficio, da colui che e’ risultato il “regista” occulto della frode: un cittadino aquilano (C.S.) di 38 anni, gia’ noto alle Fiamme Gialle per essere stato coinvolto in altri episodi truffaldini per ottenere finanziamenti pubblici. Le due imprese, solo formalmente costituite, erano prive di risorse e mezzi aziendali ed avevano dichiarato quale sede, un immobile inagibile di viale Corrado IV. La documentazione falsa precostituita risultava in parte riferibile ad imprese ignare della frode ovvero ad altri soggetti economici riconducibili all’aquilano che ha ideato la tentata truffa. La Guardia di Finanza e’ arrivata in tempo per bloccare il pagamento delle somme da erogare, evitando cosi’ che tali fondi, di vitale importanza per la ripresa economica dei territori del cratere, finissero nelle tasche sbagliate. I due soggetti – l’aspirante imprenditrice informatica e l’ideatore dell’operazione – sono stati denunciati all’Autorita’ Giudiziaria per tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e per falso di privato in atto pubblico.
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