“Tessere Viacard, una decisione sconsiderata”
L’Aquila – Pubblichiamo una nota di Modesto Lolli, Presidente Comitato Piccola Industria di Confindustria L’Aquila. “L’utilizzo di apposite tessere Viacard prepagate da parte dei terremotati aquilani che vogliono avvalersi dell’esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale è una decisione sconsiderata. Ad oggi ai caselli autostradali, che smistano il traffico dalla costa verso L’Aquila e viceversa, le file sono chilometriche e l’unica salvezza fino ad ora sono stati i telepass: costringere all’incolonnamento anche coloro che si avvalevano della già poca tecnologia disponibile rappresenta un grave passo indietro, e arreca un danno morale e materiale a tutti, terremotati e operatori autostradali. Il traffico sulle vie di comunicazione autostradale per L’Aquila è già insostenibile, costringe ad ore di attesa snervanti che vengono pagate dall’intera comunità, ore destinate a diventare intere giornate qualora tutti saranno costretti a mettersi in coda ai caselli. Nei giorni scorsi molte persone si sono recate ad attivare il telepass proprio per non avere questi disagi e non incorrere a tempi di attesa lunghissimi comportando l’entrata nei luoghi di lavoro in ritardo! Per non parlare del dover recarsi ai Punti Blu (pochissimi! e molto distanti da L’AQUILA) per depositare la domanda e ritirare la tessera: pochi potranno permettersi di perdere una mezza giornata di lavoro, almeno quelli che lo hanno ancora… Al fatto si aggiunge la poca chiarezza circa il percorso soggetto ad esenzione, visto che nella disposizione si citano solo le tratte A24 (Tornimparte, L’Aquila Ovest, L’Aquila Est, Assergi, Colledara) e A25 (Bussi-Popoli): forse i 30 mila terremotati in viaggio dai comuni della costa o dalla Marsica devono pagare per intero il pedaggio? O devono zigzagare tra Colledara-Teramo e viceversa per rincorrere un fantomatico risparmio? Si “fantomatico”, perché, tra l’altro, sono molte le testimonianze di chi si è imbattuto nell’esattore autostradale che ha richiesto il pagamento intero del pedaggio, spiegando che il beneficio era scaduto, e che, anzi, era stata introdotta una maggiorazione pari a 3.80 euro. Una decisione scellerata, quella del Governo, che autorizza tariffe profumate con in cambio solo cantieri aperti ogni 100 metri di autostrada! La determinazione merita che il Ministero competente, già interpellato, intervenga subito ed energicamente e che sia investita del problema anche l’Anas, per i poteri e le funzioni di cui è depositaria. Uno sconcio che offende e mutila lo stato di diritto, di fronte al quale “qualcuno” reagì già qualche tempo fa scendendo dall’auto e alzando a mano la sbarra che l’operatore non riteneva di dover sollevare: percepire lo Stato assente, in confusione o prepotente incita a farsi giustizia da sé. Un fenomeno cui mai vorremmo assistere o dover giustificare.
Alla faccia degli aiuti che ci hanno concesso!!!”
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