Gran Sasso, finalmente si scia


L’Aquila – ESCURSIONISTA SOCCORSO SUL CORNO GRANDE – SILENZIO SU POSSIBILI SABOTAGGI ALLA FUNIVIA – Finalmente una bella giornata, tutta Sole e neve, sul Gran Sasso aquilano, dove tutto è filato liscio. Un escursionista è stato soccorso sul Corno Grande, a 2600 metri di altitudine: si è accorto troppo tardi di aver iniziato un’arrampicata difficile ed ha chiamato aiuto telefonando al 118. Utilizzato un elicottero del soccorso alpino. Per il resto, ok funivia, piste, sciatori soddisfatti, temperatura davvero accettabile per questo periodo dell’anno: gennaio e febbraio dovrebbero essere i due mesi più freddi dell’inverrno, ma per ora nessuno se n’è accorto, anche se una perturbazione fredda dovrebbe arrivare giovedì anche sul Centro Italia, con possibili nevicate.
La neve è sempre ben accetta in montagna, e ben venga, ma per il momento il Gran Sasso non ne ha bisogno: il manto in quota è alto più d’un metro e le piste sono in buone condizioni. Il vecchio massiccio fa onore alla sua storica fama: è la sola stazione sciistica appenninica, al momento, dotata di neve naturale. Altrove si sono utilizzati gli impianti per l’innevamento artificiale. L’affluenza oggi è stata buona: i 1.300 abbonati aquilani vogliono rifarsi del ritardo, i nuovi sciatori arrivano numerosi, e tra loro molti ragazzini e bambini. Buon segno.
BOCCHE SIGILLATE – Naturalmente, come è costume del Comune e del Centro turistico, nessuna notizia sui presunti atti di sabotaggio, o di ostacolo magari per usare parole meno roboanti, ai lavori per la riattivazione della funivia: i bulloni fatti sparire e altre irregolarità di cui si è parlato, peraltro da parte di dirigenti del CTGS, sono adesso argomento tabù. Inchieste interne? Accertamenti sul personale? Quali risultati? Rimane non credibile che della neve penetri negli apparati elettrici, in un impianto fatto per l’alta quota, e riesca a bloccarli come è avvenuto il giorno dell’apertura. C’è molto da sospettare e molto da chiarire. Ma non è L’Aquila la città della chiarezza e delle spiegazioni, costino quel che costano. Qui si preferisce una doppia fila di punti per sigillare le labbra.


16 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
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