La resa dei conti? Era ora

Dopo diversi annunci e altrettanti ripensamenti, un altro annuncio: la sfiducia al sindaco dell’Aquila, Cialente, che stavolta intenderebbe concretizzare il MPA “entro gennaio”. E’ ben strano che per una mozione di sfiducia si debba aspettare un mese. Se esistono presupposti e numeri, perchè non presentarla subito, domani stesso? Tutto lascia suppore che il MPA non abbia i numeri e i sodali necessari. Quindi si tratterebbe dell’ennesima ringhiata per impaurire il sindaco o i cittadini, non si capisce bene.
I magnifici western di Sergio Leone, che sono riapparsi in tv nel periodo natalizio, insegnano che quando è giunto il momento, c’è sempre la resa dei conti. Senza infingimenti, senza mezze misure, ma a pallottole calibro 45.
Nessuno rinvia, procrastina, tentenna. Fabio Massimo detto il Temporeggiatore è passato alla storia come simbolo dell’indecisione più perniciosa.
La resa dei conti deve esserci, anzi doveva esserci già da mesi e mesi. La politica deve dimostrare agli aquilani quanto vale, se ha la forza per defenestrare Cialente, eletto dal popolo, oppure se è capace solo di berciare, strepitare come le donnette negli antichi lavatoi. Se ha la forza, abbatta il sindaco,. Se non ce l’ha, tenti di rendergli la vita meno difficile e, nell’emergenza di una città stremata ogni giorno dieci volte di più,, curi la salute pubblica, collabori in ciò che si deve fare. L’opposizione è utile quando sa alzare la voce e prevalere, oppure svolgere con forza e dignità il suo ruolo. Qui si litiga soltanto, sono risse da pollaio ogni giorno, si blocca tutto, si rema contro, si insabbia e si dà all’Abruzzo uno spettacolo di profilo così basso, da risultare rasoterra. Quindi, se è resa dei conti, era ora. Se è un’altra bufala politica, non ci sorprende. Ci sorprenderebbe una città dalla politica diversa, finalmente dignitosa.

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