Almeno 12 mesi inutili


Facile muovere critiche e sarcasmi quando si sta da un’altra parte, magari l’opposizione? Sicuramente, tutto ciò è politica e noi non ne vogliamo sentir parlare, almeno in queste poche righe di riflessione. Ma 12 mesi gettati via, come ha fatto la Regione, per poi decidere di nominare una commissione per scrivere una proposta di legge sulla ricostruzione, ci appaiono un’assurdità.
Non fa nulla se qualche forza politica dice proprio le stesse cose: se lo fa, ha ragione. Quando soffia il vento, piega tutte le spighe di grano: è uguale per tutti. Così come è un fatto oggettivo che si sia solo sprecato un anno. La commissione speciale la Regione poteva nominarla il 28 settembre 2009, anzichè il 28 settembre 2010, e sarebbe stata la medesima cosa. Un organismo con un incarico, quello di elaborare una legge che disciplini in modo coerente e razionale la ricostruzione, dandole fondi, regole, tempi, scadenze. Ebbene, a cosa sono serviti gli ultimi inutili 12 mesi? A logorare tutti, a smozzicare quel poco di fiducia che c’era ancora, e deludere. 365 giorni persi come sabbia lasciata cadere tra le dita di una mano. Che è sempre più fredda e livida, come le desolate notti aquilane in centro, tra luci malferme e cani randagi, rifiuti e abbandoni ormai strazianti. Affollati di fantasmi esangui e smunti.



29 Settembre 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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