Ministro, attento ai soldi
Il Ministro Bondi ha portato oggi una buona notizia: 200 milioni per ricostruire L’Aquila centro, in 10 anni. Grazie, è più o meno la somma che gli italiani hanno sborsato senza accorgersene (altrimeni la Lega chi la sentiva?) giocando e grattando. Al Ministro, sicuramente persona gentile e in buona fede, crediamo. Ai destinatari di questi soldi (20 milioni l’anno) molto meno. Caro Bondi, lei forse non sa che L’Aquila era la città delle incompiute. L’ultima opera portata a termine di cui si abbia certezza è la basilica di Collemaggio, grazie a Celestino V e forse ai Templari. In epoca moderna, si rammenta che fu completata la funivia del Gran Sasso, prima da Mussolini e poi dal sindaco Lombardi e dal Ministro Gaspari. Tutto il resto è rimasto “appeso”, compresa la metropolitana di superficie. Una bufala unica nella storia secolare della città , anzi diciamo della ex città .
Pensi, caro Ministro, che non hanno saputo completare nemmeno la rotatoria di Gignano, un aborto da quattro soldi rimasto incompiuto, rottame pericoloso che mette a rischio gli automobilisti e devasta l’estetica urbana. Meglio che non gliela facciano vedere.
Ora, sapendo che arrivano 20 milioni l’anno, siamo in ansia. Sono 40 miliardi di lire, 40.000 vecchi milioncini: di che far venire l’acquolina tra la fauci anche al più morigerato politico e impresario suo amico. Per favore Ministro, vigili su quei soldi. Parli solo con Stefania Pezzopane, di parte politica non coerente con la sua, ma affidabile. Li sborsi davvero solo quando le faranno vedere il lavoro in corso e quasi finito. L’Aquila ha un solo record da battere: rendere incompiuta tutta se stessa. Non esiterà a farlo, se qualcuno non le manterrà gli occhi addosso giorno dopo giorno, come si fa con i bambini vivaci. Solo che qui nessuno è bambino, nè tanto meno vivace. Gli aggettivi giusti sarebbero altri. Glieli risparmiamo, caro Bondi.
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