Padre Giovanni è bellissimo
Ecco un’altra persona che ci sembra bellissima: padre Giovanni, il fraticello ottuagenario che da solo continua a vivere e a tenere in vita il convento di San Giuliano e il suo orto. Un uomo stupendo, che vede sorgere e tramontare Sole e Luna, scendere la pioggia o piovere dall’alto i raggi arroventati dell’estate. Che è stata calda. Senza padre Giovanni, l’antico monastero (al quale gli aquilani giuravano di essere affezionati e devoti) sarebbe prima di tutto vuoto e rimbombante di lividi silenzi, e poi abbandonato a sicura rovina.
Il terremoto lo ha colpito, lo hanno “messo in sicurezza”, come dicono alla Protezione civile, e poi dimenticato,. I frati se ne sono andati, è rimasto il più anziano, che non demorde. Zappa, legge, prega, dorme e mangia come un uccellino, forse qualche volta ascoltando la radio. Chi sa. La voce del suo Dio può arrivare in qualsiasi modo fino a quell’anima pulita, limpida al confronto con le nostre di gente del mondo. Spesso depressa, avvizzita, imbarbarita dal terremoto distruttore. Che bella persona, quel fraticello. Speriamo che L’Aquila, nonostante i suoi dolori e guai, non lo dimentichi o non lo ricordi soltanto quando non vedrà più maturarsi i frutti del suo orto.
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