Che siamo costretti a fare…


Mettetevi nei panni di un cronista, cioè di uno che per mestiere racconta ciò che accade. Prima di raccontare, il cronista normalmente tra tanti fatti, deve per forza scegliere quale mettere maggiormente in risalto. Di solito, la notizia più notizia del giorno. Per noi dei giornali elettronici, non del giorno ma dell’ultimo quarto d’ora, tutt’al più dell’ultima ora. Lo abbiamo fatto ieri con la storia degli operai aquilani che hanno trovato dei valori tra le macerie e li hanno restituiti. Loro dicono modesti in tv: lo facciamo sempre, è normale. Il cronista, buon interprete dell’opinione pubblica, sa che non è affatto così. Quegli operai sono stati esempi di onestà, quel fatto “fa notizia”. Perchè è estremamente sporadico, raro. Certo, siamo convinti che ci siano tante persone per bene, anonime, nascoste nella quotidianità. Per lo meno tutti coloro che non sono ricchi oltre il comprensibile e lo spiegabile. Ma la storia del tesoretto trovato in una casa crollata presso via Roma evoca anche
altro: una vecchietta di 90 anni che custodiva nella busta di plastica tutti i suoi averi. Una notte terribile in cui tutto è crollato, il tesoretto è finito tra i calcinacci e la vecchietta è morta. Uno scenario da fiaba. Coronato poi da quegli operai e quel tecnico della Palmerini che hanno trovato il fagotto, valore 150.000 euro. No, non state leggendo un libro di favole o una riedizione di Cuore. E’ accaduto. E il cronista non ha avuro dubbi: era la notizia del giorno. Purtroppo. L’onestà è talmente rara, da fare notizia. Che mondo, direbbe Libero.



13 Agosto 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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