Fuori dal coro si sta bene
Questo giornale, che in tanti ormai leggete ogni giorno, da posti anche tanto lontani del mondo, è nato fuori dal coro. Appena nato, ha cominciato a pagare lo scotto: niente pubblicità istituzionale (la Regione ci ha addirittura cassati con un apposito bando, a dire il vero piuttosto patetico), niente attenzione da potenti e potentati, partiti e big politici. Emarginati come
appestati: una meraviglia. Campiamo liberi e giocondi senza rispondere a nessuno. Si sta bene fuori dal coro, anche in politica.
Gianfranco Giuliante è un marciatore solitario, che spesso si ritrova a dover fare i conti anche con il suo partito, se così si può chiamare il PdL. In Abruzzo pare che lo sia ancora. Giuliante ha sparigliato le carte proponendo un provvedimento per trovare ogni anno soldi per L’Aquila, senza gravare sulle tasche della gente: qualche centesimo sui carburanti ed è fatta: almeno 1,2 miliardi di euro l’anno per rimettere in piedi davvero L’Aquila, Non dite:
Bella scoperta. Vi sbagliareste. Giuliante ha scoperto che sulle enormi tasse che paghiamo per ogni litro di benzina figurano voci come “guerra di Abissinia, crisi di Suez, terremoto del Belice”. Roba da pazzi, anzi, roba da Italia:
paghiamo per l’Abissinia! E non ce n’eravamo mai accorti, non lo sapevano i parlamentari e i politici nostrani! Oppure lo sapevano, e facevano finta di nulla, per poter poi atteggiarsi, a soldi trovati, a salvatori della patria?
Spesso in questo paese intrinsecamente disonesto, i problemi si inventano per far vedere poi di averli risolti.
Giuliante è fuori dal coro, e sforna la soluzione. Ma vedrete quante ne troveranno per dire che non si può fare, e farci aspettare la ricostruzione per altri vent’anni…
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