Terremoti e processi


Nessuno può essere processato per non aver previsto un terremoto. Va detto e
ridetto ora che l’inchiesta sulla Commissione Grandi Rischi entra nella fase
più delicata: gli interrogatori degli indiziati, alcuni dei quali illustri
scienziati. Come tali vanno rispettati e soprattutto nessuno è colpevole prima
della sentenza, anche questo va detto e ridetto a scanso di giustizie sommarie.
Ma a L’Aquila tutti sapevano, e tanto più dovevano saperlo gli scienziati,
almeno due cose: che c’erano decine di edifici a forte rischio, e che prima o
poi un terremoto ci sarebbe stato. Lo dice la storia, lo sanno gli scienziati.
Imperdonabile, quindi, che al manifestarsi di una sequenza sismica così lunga,
ossessiva, incalzante, che andava culminando con scosse sempre più intense e
frequenti, chi ne aveva titolo andasse spegnendo il fuoco e distribuendo
camomilla. Parlando di tranquillità a gente che l’aveva persa dal dicembre
2008, mese dei primi sismi. Senza dire che terremoti continui e insistenti
nella Valle dell’Aterno si susseguivano da almeno tre anni. L’inchiesta è tutta
qui, senza voler crocifiggere nessuno, ma senza neppure dimenticare che ci sono
stati 308 morti, migliaia di feriti, tanti deceduti “dopo”, sicuramente anche
a causa del terremoto, e una distruzione impietosa e profonda che a tutti ha
spezzato il cuore. E ancora oggi nega speranze di una reale ricostruzione, a 15
mesi dalla catastrofe. Ecco, tutto qui, senza sproloqui e retorica. La sicumera
di chi sa le cose, o crede di saperle, si infrange contro le regole della
natura, la sua nèmesi immancabile. Se solo ci avessero detto: guardate, forse è
meglio aspettarselo, il peggio. Regolatevi come meglio potete. Tanto più che
vivete in una città che per metà non si regge in piedi di suo. Ricordate il
1703. Leggete qualche libro. Siate prudenti. Solo questo. Poi il danno, la fine
di un’esistenza, la distruzione di edifici e di persone trafitte dallo
sgomento, dal dolore, dalla disperazione che durano ancora. E dureranno per
decenni e decenni, ben oltre le nostre sconvolte esistenze.



01 Luglio 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.