L’Aquila, chiara e forte


E’ dolorosamente vero che le grandi calamità uniscono e consentono di evocare le qualità migliori, se ce ne sono. E’ avvenuto ieri con la grande manifestazione aquilana per la sopravvivenza della città: L’Aquila chiara e forte, educata e anche ironica, come si conviene all’intelligenza. Nessun incidente, nessuna scompostezza, e persino un dignitoso punto a favore della politica. Una giornata bella e abbiamo atteso 24 ore prima di parlarne, nel timore che qualcuno o qualcosa potessero imbrattarla. Non è accaduto. Quindi, sia consentito a tutti, anche a noi, affermare che il popolo della città martire ha impartito a tutti una lezione indimenticabile. Non politici, non istituzioni, non sindacati, non partiti dietro il corteo, ma una congerie di comitati e nuclei spontanei che hanno prodotto un risultato esemplare. Questa è una prova di civiltà, ed era tempo che non se ne vedevano.
Il peggio accadrà se il governo non darà risposte, o se tenterà, come in parte ha fatto, di oscurare persino la libertà di raccontarla, quella manifestazione esemplare. TG1 e TG2 non l’hanno raccontata, Mediaset poco. Soltanto il TG3 e La 7 lo hanno fatto, in tv, e tutti i giornali radio, sempre più puntuali e onesti dei telegiornali.
Ad una città civile si deve una risposta, perchè sta solo tentando di sopravvivere. La risposta giunga, magari sia anche un no, ma vengano a dircelo mettendoci la faccia. Dobbiamo sapere chi ha firmato la sentenza capitale.



17 Giugno 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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