Le orse e i cerchi nel grano


Chiacchiere e dichiarazioni formali, tanto inutili quanto prive di contenuto.
Per le orse trovate morte in un vascone di raccolta dell’acqua piovana nella fascia esterna del Parco d’Abruzzo a Villavallelonga, dice il buonsenso, bisogna trovare il proprietario o l’ente che ha relizzato la vasca senza rete di protezione. Infatti, l’unica domanda sensata, che guarda caso nessun investigatore “verde” ha posto, è questa: chi ha costruito le vasche, con i soldi di chi, e chi doveva curarne la manutenzione? Non saranno comparse d’incanto, come i cerchi nel grano: ci sarà un ente, un’amministrazione, qualcuno che le ha costruite e se ne occupa. Si fa per dire… Inoltre, c’è da
chiedersi: come mai due grandi animali (come le orse morte) finiscono nella vasca e vengono trovate stecchite dopo dieci giorni. Nessuno si è accorto che due esemplari di orso mancavano all’appello, e nessuno ha gettato un’occhiata nella vasca, così, tanto per vedere cosa c’era dentro. Complimenti per l’assidua, puntigliosa sorveglianza del territorio “protetto”. Attenta, persistente, rigorosa. Se non se ne accorgeva un passante, le due orse sarebbero state trovate sotto forma di scheletri.
Senza crocifiggere nessuno, diciamo che è tutta una buffonata. All’italiana, all’abruzzese, insomma. Bei soldi sprecati per parchi, riserve, guardiani, vigilanti, ecologisti in divisa e senza. Mettiamoci gli escursionisti a vigilare, almeno qualcosa scopriranno… Magari pure chi ha assassinato l’orso Bernardo tre anni fa.



15 Giugno 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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