Ricostruzione? Pollice verso


Da navigato ammiraglio della politica, Enzo Lombardi forse lo sapeva che la sua proposta di ricostruzione sarebbe stata bocciata, come è avvenuto lunedì in consiglio comunale. Scontato: Lombardi è minoranza. L’ex sindaco ricordato anche per il suo decisionismo (nonchè come Bombardone) conosce troppo bene i mari procellosi della politica aquilana, per essersi potuto illudere. Però ci ha provato e sul piano di ricostruzione stava lavorando da mesi. In tanti
pensavano: L’Aquila è con l’acqua alla gola (ma siamo certi che sia acqua?), stavolta forse nel Palazzo (o quel che ne resta) maggioranza e opposizione si verranno incontro.
Non è andata così. La maggioranza dopo aver buttato via 12 mesi in inerzie decisionali e paurosa carenza di idee e capacità, riceve una proposta, e la butta via,. Apre il percorso verso altri mesi di indecisioni, attese, diatribe sconsolanti, strepitose cadute di efficienza. Questo è quanto tocca ai cittadini aquilani, nel nefasto post-terremoto in cui annaspiamo in ambasce e stridori sempre più agghiaccianti. Di tante brutte, questa è una pagina orribile. La sola risposta data alla minoranza è un rinvio, con impegno
solenne: presto faremo una seduta sulla ricostruzione. Che diavolo, abbiamo tanto di commissario e vice commissario, e ce lo deve venire a dire Lombardi cosa dobbiamo fare? Poffarbacco, noln sia mai detto. Pollice verso, senatore:
le fiere nell’arena hanno avuto la meglio.



19 Aprile 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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