C’è commercio e commercio


Fosse per noi, stomacati dal consumismo più becero e soverchiante, torneremmo volentieri al baratto: una pizza di pecorino per un paio di scarpe fatte con pelli di pecora, oppure un recipiente di olio per cinque chili di pane. Roba così. Ma le cose vanno diversamente e il commercio è re e signore della nostra way of life. C’è, però, commercio e commercio. Almeno a L’Aquila nel suo faticoso risorgimento. Sabato 17 apre a Bazzano un centro commerciale, Che novità, direte… ormai ci sono solo centri commerciali, piccoli, grandi, belli, brutti. Ma solo quelli. Non apre a L’Aquila, dopo 12 mesi, il mercato degli ambulanti, un centinaio, che puntavano su piazza d’Armi. Non ha aperto il centro commerciale Coop, non quello di Sassa (che diventerà mai
quell’ecomostro?) . Non apre un centro commerciale dato per imminente a Onna, non aprirà mai quello – enorme – che doveva scoppiare tra San Gregorio a Picenze sulla 17. C’è commercio e commercio, in questa città. Non solo a livello di capannoni e banchi di vendita, ma nei palazzi, tra i potenti, ai piani alti. Dove tutto si decide come, quando e per chi si vuole. I commercianti ambulanti non hanno sufficienti santi in paradiso? Ce lo chiediamo, lo chiediamo, se lo chiedono e lo chiedono in tanti.



16 Aprile 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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