Non dobbiamo ringraziare nessuno


Un personaggio politico quanto meno discusso, visto ciò che spunta dalle carte di un’inchiesta giudiziaria, Denis Verdini del PdL, ha offeso ieri gli aquilani e gli altri terremotati dicendo sostanzialmente che avrebbero dovuto affluire in massa a Roma per ringraziare Berlusconi e il governo. Delle case, delle visite, delle premure del premier, Sorvoliamo sulla bordata di insulti che questo tizio ha beccato da tutte le parti politiche, compresa la sua.

Per certi personaggi non basta far del male con le azioni, hanno bisogno anche di aggiungere le parole. Senza generalizzare o politicizzare, a Verdini vanno dette due o tre cosine. Prima di tutto, chieda scusa e confessi di essersi parlato sotto. Capita, l’incontinenza non è solo quella di chi perde la pipì o la popò. Se lo farà, gli aquilani potranno far finta di non aver sentito e conferire a Verdini solo la patente del personaggio più deleterio (per il
PdL) del panorama politico.
La politica non deve abbagliare o ubriacare, il buon gusto deve prevalere persino nei deliri di onnipotenza che ci stanno circondando minacciosi. Se Verdini non riterrà di doversi scusare, gli aquilani e gli altri terremotati dovranno considerarlo solo un invasato. E quindi non nocivo più di un vaniloquente che ànfana negli ambulacri, alla periferia del potere.
Vogliamo essere più chiari? Uno che non serve nè a Berlusconi, nè tanto meno a se stesso. Figuriamoci ai terremotati.



21 Marzo 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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