Diteci che non è vero
Medaglie ai vigili del fuoco, ma a pagamento, e nemmeno poco: 130 euro. Lo rivela un politico giustamente sdegnato. Vorremmo augurarci che non sia vero, che sia tutto un equivoco, una cantonata, Ma se è vero, come temiamo, è difficile decidere se ridere o piangere. Al ridicolo di un paese come il nostro, dove non c’è più traccia di umorismo o ironia, ma un susseguirsi di figuracce, non deve esserci più limite. Come l’Universo, che si espande e si raffredda, qui in Italia la balordaggine è illimitata, ogni secondo cresce di un tanto, e va verso chi sa dove. Non solo i vigili del fuoco sono stati presi in giro per mesi con continue promesse di miglioramenti economici mai arrivati.
Ora qualcuno ha la spudoratezza di dire loro: “Siccome siete bravi, vogliamo appuntarvi in petto una medaglia. Però solo se versate 130 euro”. Un po’ come gli ultimi Cavalieri di Vittorio Veneto, ai quali lo Stato riservava paroloni ed elogi, e versava pensioni da qualche migliaio di lire al mese. Poi sono morti tutti e il problema si è risolto. Come anche agli invalidi, ai quali lo Stato assegnava un accompagnamento di 400 euro al mese, che alla fine di ogni anno veniva revocato con richiesta di nuove visite e verifiche. Come se un invalido di 90 anni potesse migliorare… Questo modo di tiranneggiare e prendere in giro la gente è odioso e triviale. Lo Stato mercante e tirchio, lo Stato delle ruberie e degli imbrogli, della corruzione e dei ladroni, indifferente ai dettami della dignità delle persone.
Non c'è ancora nessun commento.