La ricostruzione, parlare chiaro


Tra mari di parole e oceani di retorica, non riusciamo a capire una cosa che dovrebbe essere essenziale: i soldi per la ricostruzione ci sono oppure no? Se ci sono, quanti sono e chi li ha? Pare talvolta di essere scemi, di non capire per pura e semplice mancanza di intelletto. Potrebbe essere, dopo tutto ciò che ci è capitato… Ma non è così. Non ci ha capito nulla, infatti, neppure la nutrita troupe della Rai che ieri sera ha messo in onda un’intera trasmissione sull’argomento ricostruzione. La Rai, si sa, ha mezzi potenti e molte persone da sguinzagliare per grattare e scoprire le pentole togliendo i coperchi.
Ebbene, alla fine della troppo lunga trasmissione, scopriamo che ne sanno quanto noi: cioè quasi niente. Come noi vedono le cose, ritraggono case e quartieri, sentono persone, fanno domande. Tirano le somme. Risultato, della ricostruzione nessuno scopre davvero nulla. Nè quanto costerà, nè quando avrà inizio, nè se qualcuno ha in mente un piano, una strada da seguire, un percorso. Nebbia sul canale della Manica. Gli inglesi dicono: il continente è isolato. I francesi assicurano che le isolette della Gran Bretagna sono sparite al di là del mare. Punti di vista, opinioni. Qui, invece, certezze: nessuno ne sa nulla.



22 Febbraio 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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