In fondo, conta l’umanità

Il Sole 24 Ore ha confermato che a contare, in fondo, è l’umanità. Niente politica, nessun ragionamento ideologico. Nel disastro del terremoto aquilano, la gente interpellata da un’azienda di sondaggi ha risposto con il cuore. Sì, Stefania Pezzopane è una brava persona, prima che una brava presidente. Il PdL dice stasera che premiano lei, ma votano PdL, buttandola in politica, e sbaglia. Non nella previsione (i risultati elettorali sono sempre e dovunque una sorpresa). Sbaglia nella valutazione di quanto scrive il quotidiano economico più importante d’Italia. Le lacrime (che erano le stesse piante da tutti noi) della Pezzopane dopo il sisma, la voce commossa, il volto addolorato, segnato, facevano effetto. Allora, e anche adesso, “ognuno sa lo sè”, si dice a L’Aquila. Ciò che avevamo, e abbiamo, dentro di noi, quella donna minuta, ma fortissima, lo manifestava: e oggi la gente dimostra che l’aveva capito, pur con il suo cinismo talvolta da “tricoteuses” sotto la ghigliottina. Ciò che ha colpito, e oggi riemerge, è forse l’apprezzamento – ripetiamo, la politica non c’entra – per una forza, una razionalità, una convinzione, che sono strenue e totalmente esternate. La donna è venuta fuori, con il coraggio che solo le donne posseggono, quando occorre. E la disperata solitudine di Massimo Cialente ha prodotto un risultato che nessuno si sarebbe aspettato. Un successo anche per lui. Sempre e solo disperatamente, accoratamente umano. Siamo sventurati, semidevastati, ma non molliamo, almeno ci proviamo. Chi sa se ce la faremo. Ma con l’umanità abbiamo già vinto: la politica è rimasta fuori della porta. Una città che sa capire le persone difficilmente soccombe. Senza risparmiarsi di dire pane al pane, e vino al vino, quando serve: molto spesso.

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