Almeno la dignità e il rispetto umano
Il comportamento della politica sta toccando, in questi giorni, livelli da fondo del barile. Non è qestione di tasse. Magari le facciano pagare, se ne hanno bisogno, alle migliaia di evasori fiscali parziali e totali. Magari reperiscano fondi tagliando gli stipendi dei politici, cominciando dal consiglio regionale abruzzese, che la busta paga non se l’è mai sforbiciata. E’
il rispetto della dignità dei terremotati che sentiamo mancare. Non è la presa in giro, nè sono gli strepiti dei politici che qualunque cosa stiano facendo, ha un nome solo: ricerca di consensi. Non parliamo dei nostri politici, che ormai somigliano a tanti S.Sebastiano, ma di quelli che a L’Aquila nessuno ha mai visto e sentito, e ora di strappano le vesti per gli sfollati. Si tengano le tasse, se le vogliono, ma non ci prendano più per i fondelli con decreti riparatori che non lo sono, ma possono diventarlo… Basta con promesse, rinvii, solenni giuramenti, corse riparatrici, giaculatorie di vergini oltraggiate. Quel che devono fare, lo facciano, in silenzio e con correttezza.
Altrimenti, abbiano il coraggio di venire qui tra gli sfollati a dire loro: le tasse non ve le togliamo. E’ la doppiezza, è la falsità da mercanti di granaglie a offendere, perchè si sa che sulla falsità degli uni, allignano protervi e infidi gli altri., ai quali di te terremotato non frega nulla: sei soltanto lo strumento per farsi una carriera di generosità ed efficienza.
L’Italia del basso profilo, la caduta non degli dei, per carità , ma delle iene.
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